Regione Marche dice no alla tassa frontalieri

La Regione Marche chiede la sospensione della tassa ai lavoratori frontalieri. E’ l’esito dell’incontro di questa mattina ad Ancona tra il Consiglio Interregionale Sindacale (CSIR) e il presidente dell’assemblea legislativa regionale, Vittoriano Solazzi.

“Nel rispetto dell’autonomia di uno Stato sovrano – ha detto il presidente Solazzi – non posso esimermi di chiedere al Governo sammarinese la sospensione della norma che interessa i lavoratori frontalieri concittadini della mia Regione e aprire una trattativa per rivedere meglio questa materia”.

La richiesta di sospensione della tassa-frontalieri, sarà messa nero su bianco in una lettera che il presidente dell’assemblea regionale marchigiana invierà al Congresso di Stato nei prossimi giorni.

Al tavolo regionale si è discusso anche della necessità definire il trattamento fiscale dei frontalieri con una provvedimento legislativo strutturale, anche in vista della scadenza della franchigia di 8mila euro a fine 2011.

L’appello della Regione Marche si aggiunge all’ordine del giorno approvato dell’assemblea regionale dell’Emilia Romagna  lo scorso dicembre. Nell’ordine del giorno, presentato dai consiglieri riminesi Roberto Piva (Pd) e Marco Lombardi (Pdl), si invitava “la Giunta, nell’ambito dei suoi rapporti con la Repubblica di San Marino, ad evidenziare come un ulteriore peggioramento della condizione dei frontalieri, derivi dall’approvazione nella loro recente Legge Finanziaria di una norma  discriminante per i lavoratori non residenti, che si vedranno aumentare sensibilmente le tasse trattenute in busta paga”.

Continua dunque l’offensiva diplomatica del CSIR, che riunisce le confederazioni sindacali sammarinesi e quelle di Emilia Romagna e Marche contro la “tassa della vergogna” introdotta dall’articolo 56 della Legge Finanziaria.  E’ in calendario domani (giovedì 3 febbraio) alle 17 un incontro con il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali.

Nelle scorse settimane, proprio il presidente della provincia, Vitali, e quello di Confindustria, Focchi, si erano appellati al ministro della Finanze Tremonti chiedendo di riattivare il dialogo di San Marino per chiudere  gli accordi bilaterali che interssano migliaia di lavoratori frontalieri e molte imprese riminesi.