Regione. Tornano a salire i casi di legionellosi in Italia, l’Emilia Romagna si contende il primato…

Gli ultimi risultati del sistema di sorveglianza della legionellosi dell’Istituto Superiore di Sanità indicano un considerevole incremento dei casi di legionellosi che tornano a salire dopo i lockdown del 2020 riprendendo una tendenza che registra un dato triplicato negli ultimi dieci anni.

La legionellosi è una forma di polmonite interstiziale causata da uno dei batteri più pericolosi per l’essere umano in grado di proliferare in presenza di acque stagnanti anche all’interno di tubazioni e impianti sanitari. Il batterio della legionella, se presente nell’impianto dell’acqua sanitaria e potabile, può infatti passare tramite rubinetti, soffioni della doccia, scarichi dei wc e trasportato da minuscole goccioline d’acqua colpire i polmoni. 

La malattia non si contrae bevendo l’acqua e non è contagiosa, ovvero non si trasmette da persona a persona; il veicolo principale di trasmissione è rappresentato dagli aerosol ovvero da minuscole goccioline d’acqua inalate. Nelle persone sane normalmente non ha alcun tipo di conseguenze ma in soggetti deboli o immunodepressi è causa di polmoniti e nei casi più gravi, circa il 10%, decessi.

Per queste caratteristiche tutti gli edifici dotati di impianti idrosanitari e di climatizzazione centralizzati sono a rischio con un’incidenza importante sugli edifici nosocomiali e all’interno di strutture ricettive, hotel e case vacanza caratterizzate da un’operatività stagionale che prevede uno stop agli impianti idrosanitari, con conseguenti ristagni di acqua, per periodi prolungati.

I NUMERI

Sono 2.662 i casi di legionellosi registrati nel 2021 dall’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, un dato allarmante che vede l’Emilia Romagna contendersi il primato con la Lombardia per numero di casi notificati. Le motivazioni dell’aumento dei casi sono da ricercarsi in diversi fattori: la maggiore attenzione nei confronti della malattia e il miglioramento degli strumenti diagnostici disponibili, l’invecchiamento della popolazione e l’aumento di persone ad alto rischio, ma soprattutto la non corretta progettazione e conduzione degli impianti.

UN RISCHIO EVITABILE? 

“Sicuramente si!”. Esistono protocolli, linee guida, normative ma anche corretti accorgimenti progettuali e di manutenzione degli impianti che consentirebbero di ridurre il rischio di danni per la salute e tutelerebbero proprietari e progettisti degli impianti da guai con la giustizia.

Sono proprio i progettisti degli impianti ad avere infatti un ruolo chiave poiché un impianto idrotermosanitario correttamente progettato è il primo e più importante fattore di prevenzione. Altrettanto importanti sono poi la corretta conduzione e manutenzione dell’impianto, le disinfezioni chimiche e termiche (se necessarie) e l’implementazione di un protocollo di controllo del rischio.

LE RESPONSABILITA’

In presenza di casi notificati con un origine derivante da contesti e immobili dove non siano stati applicati correttamente gli strumenti di prevenzione e di controllo del rischio, i proprietari degli immobili e i progettisti degli impianti hanno responsabilità civili, penali e amministrative.

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLA [ RIMINI 20 APRILE ]

Per rispondere alle domande più frequenti in termini di prevenzione e controllo del rischio legionella, EdicomEdizioni e Geberit, promuoveranno il prossimo 20 aprile a Rimini un’occasione di incontro con alcuni esperti provenienti dall’ambito sanitario, progettuale e legale.

L’obiettivo dell’incontro, aperto a operatori turistici, progettisti edili e proprietari immobiliari, è quello di far conoscere il rischio e proporre soluzioni per la prevenzione evitando  risvolti legali a carico di proprietari, progettisti e tecnici competenti qualora si riscontrassero dei casi più o meno gravi di legionellosi.

Un’importante opportunità per un territorio, quello della riviera romagnola, che conta numeri tra i più alti in Italia in termini di camere d’albergo, strutture ricettive e case vacanza ma anche stabilimenti balneari e centri termali, rientranti anch’essi negli ambienti a rischio.

Tra i relatori coinvolti Paola Borella, Professoressa di Igiene Generale ed Applicata alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, l’ing. Luca Stefanutti, divulgatore tecnico-scientifico, autore di numerose pubblicazioni e direttore tecnico della società di ingegneria Tekser, gli avvocati Simone Riva e Antonio Oddo di Studi Legali Federati, esperti di diritto civile e penale con uno storico di numerose cause sul tema legionella e l’ing. Simone Zaffaroni di GEBERIT, multinazionale svizzera, leader europeo nel mercato dei prodotti sanitari.

Consulta il programma: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-rimini-round-table-la-prevenzione-del-rischio-legionella-negli-impianti-539369106517?aff=pr