L’instabilità, sebbene ancora protagonista, tenderà a smorzarsi parzialmente lasciando qualche pausa asciutta nei prossimi giorni alternata a schiarite tra pianure e coste. In ogni caso la veloce perturbazione n. 3 del mese determinerà un tempo piuttosto dinamico caratterizzato da nubi e piogge sparse localmente a sfondo temporalesco concentrate più che altro sulle zone montuose nelle ore centrali del giorno.
La situazione meteo migliorerà nel fine settimana, grazie al lieve e temporaneo rialzo della pressione con conseguente attenuazione del maltempo.
Tra sabato 10 e domenica 11 il tempo dovrebbe trascorrere un pò più soleggiato – ad esclusione dell’Appennino – con le nuvole che potrebbero aumentare verso sera anche in Val Padana dove non si può escludere del tutto qualche sporadica precipitazione.
Le temperature, tra alti e bassi, oscilleranno ancora attorno ai valori normali per il periodo o temporaneamente e a tratti poco al di sotto ma con con massime per lo più comprese tra 19 e punte di 22-24 gradi.
Lunedì 12 il sistema nuvoloso africano dovrebbe risalire riaccentuando l’instabilità al Centro-Nord con rovesci o temporali più diffusi in montagna e con possibili sconfinamenti in Val Padana e sul medio Adriatico. Maggiore nuvolosità e instabilità dovrebbe tradursi anche in lievi cali termici.
Per i giorni successivi le attuali proiezioni mostrerebbero un’alta probabilità di avere un maggio sotto tono e con il perdurare di una atmosfera instabile (almeno fino al 17-18 maggio). La mancanza di insediamento di alte pressioni solide e strutturate preannuncerebbe un contesto di variabilità sul nostro Paese in cui la tendenza descritta sarebbe quella di avere delle precipitazioni sopra media e temperature che localmente potrebbero anche scendere al di sotto del normale. Anche se, gli effetti in termini di piogge non possono essere collocati con sufficiente affidabilità (e per questo si invita a seguire i prossimi aggiornamenti) possiamo affermare con una sufficiente dose di affidabilità che la seconda parte della primavera appare ancora piuttosto lontana dai toni semi estivi che l’hanno vista contraddistinguersi con pienezza nel ponte del Primo Maggio.