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  • Renzi ad Ancona, i sindacati della scuola: “Mancano insegnanti, incontriamoci”

    Matteo RenziRenzi ad Ancona, i sindacati della scuola: “Mancano insegnanti, incontriamoci”

    L’interesse per la scuola del presidente Renzi è reale o solo campagna elettorale? Se lo chiedono le organizzazioni sindacali regionali della scuola ma anche migliaia di lavoratori, i ragazzi e i loro genitori.

    Se Renzi realmente crede nella scuola come un settore strategico per il rilancio dell’Italia non può non ascoltare le voci di quanti la vivono”. Lo affermano con forza Manuela Carloni (Flc-Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal). “Abbiamo chiesto al premier di dedicarci almeno 5 minuti di tempo per rappresentare, a nome di tanti lavoratori, le criticità del ddl scuola (eliminazione del contratto, assenza di collegialità, chiamata diretta, esclusione di alcune categorie di precari dal piano assunzioni) e le nostre proposte” proseguono i sindacati. 

    Inoltre come si coniuga la buona scuola con il taglio di 131 cattedre che ha subito la scuola marchigiana? Senza questi posti, incardinati nel nostro organico di diritto e che da due anni il ministero insiste nel non riconoscerci nelle tabelle ufficiali, il diritto allo studio nella nostra regione sarà fortemente compromesso.

    “Siamo riusciti fino ad oggi – proseguono le segretarie sindacali – ad evitare che nelle scuole dell’infanzia e primaria si producessero situazioni insostenibili anche se avremmo avuto bisogno di posti aggiuntivi come, ad esempio, per soddisfare la richiesta delle famiglie di maggiore tempo pieno nella primaria e nella scuola dell’infanzia dove abbiamo ancora, purtroppo, più di 100 sezioni antimeridiane non richieste dai genitori”.

    Ma se nella scuola secondaria di primo grado la situazione è molto seria. Servirebbero almeno 60 posti per recuperare le realtà più critiche. L’Amministrazione, inoltre, per raggiungere l’obiettivo imposto dal Ministero, ha tagliato in maniera molto pesante l’organico della scuola secondaria di secondo grado. Ci sono molte classi con una media di alunni molto alta e almeno due alunni diversamente abili e situazioni veramente “inverosimili”, ne citiamo una per provincia a titolo di esempio:

    il Panzini di Senigallia con le classi prime con una media di 28,81 alunni per classe e due alunni diversamente abili;

    il LICEO ARTISTICO ASCOLI PICENO con 28,3 alunni e 3 diversamente abili per classe;

    il “V.BONIFAZI” CIVITANOVA MARCHE con 29,5 alunni e tre diversamente abili per classe;

    l’I.I.S.”S.MARTA” E “G.BRANCA” di Pesaro con 28,55  alunni per classe e un alunno diversamente abile (dati USR marche del 28/05/2015)

    Tutto questo, se non risolto in fretta, produrrà forte disagio per gli studenti e per i lavoratori. Disagio che può facilmente essere evitato restituendoci quello che ci spetta.

    Questi sono i fatti, da qui bisogna partire per dimostrare che davvero si intende lavorare per una buona scuola. Per questo abbiamo chiesto di incontrare Renzi.

    comunicato stampa