Renzi: “Draghi? È Conte il presidente Ma basta fare solo chiacchiere”

Tanto affondò Italia Viva che alla fine Giuseppi dovette capitolare. Come era ovvio attendersi, visto il terrore sacro di veder scivolare via dalle terga le poltrone, sia per quanto riguarda i membri della compagine guidata da Matteo Renzi che per i grillini, al netto delle percentuali non particolarmente incoraggianti nei sondaggi, quelle parti che sembravano inconciliabili si sarebbero infine riavvicinate.

L’importante sembra dunque essere diventato evitare la chiamata alle urne come la peste, tanto che al massimo si era vociferato nelle ultime ore di un possibile rimpasto o di un Conte “ter” nel caso in cui si fosse arrivati ad una resa dei conti, che sembrava in effetti essere all’orizzonte. Tanti, forse troppi i temi in bilico per Italia Viva, dalla questione servizi segreti al Mes sanitario e fino ad arrivare al problema della gestione dei fondi del Recovery Fund. Renzi si era detto irremovibile e pronto a dar battaglia, Conte si preparava a confrontarsi in Parlamento. Tuttavia i venti di guerra sono stati ancora una volta spazzati via, così sembrerebbe di poter leggere dalle parole dell’ex sindaco di Firenze nell’intervista concessa al Tg5.

“Questo è il momento giusto per aprire una crisi? No, questo è il momento per dare risposte ai cittadini”, ha chiosato il leader di Italia Viva davanti ai microfoni.“Io vorrei che sui vaccini l’Italia fosse in cima alla file e invece sta in fondo. Vorrei che sulla ripartenza economica ci fosse risposte concrete per chi non sa ancora se giovedì può riaprire il negozio o no. Vorrei che a scuola i ragazzi potessero tornare”, si auspica l’ex segretario del Partito Democratico, rimarcando le critiche rivolte dal ministro dell’agricoltura Teresa Bellanova durante l’incontro avvenuto ieri tra i capidelegazione della maggioranza.“Abbiamo comprato banchi a rotelle che non servono a niente, serve il tampone, il tracciamento, i vaccini… Ecco io vorrei che ci fossero risposte concrete finché non ci sono risposte concrete noi continueremo a chiedere ‘perché?'”.

Ed ecco tornare il tema della gestione dei fondi europei, tanto caro all’ex premier. “La soluzione è che nei Palazzi romani si smetta di chiacchierare e si diano più risorse alla sanità con il Mes per vaccinare le persone, per vaccinare i giovani altrimenti non si riparte. L’Europa ci dà un sacco di soldi, li vogliamo spendere bene o pensiamo che possiamo continuare con le mance? È il tempo di passare dalle chiacchiere ai fatti”. E di chiacchiere in questi ultimi giorni ce ne sono state davvero tante, con il fronte caldo Italia Viva-Palazzo Chigi a riempire le pagine dei principali quotidiani. Tuttavia Renzi nega di aver avuto contatti coi suoi principali interlocutori, quantomeno nelle ultime ore. “Non ho sentito né Conte né Zingaretti. Quello che è importante è che al presidente del Consiglio abbiamo scritto una lettera con tutti i punti, una cosa trasparente. Nessuno cerca poltrone. Noi vogliamo vaccini, posti di lavoro e cantieri che ripartono”. Le poltrone non si vogliono e non si cercano, ma pare innegabile allo stesso tempo che non si vogliano perdere.

E per quanto riguarda la pista Draghi? Sorprendentemente Matteo Renzi si dice fedele a Giuseppi. “Draghi è una grandissima personalità”, tuttavia“a Palazzo Chigi c’è un Presidente del Consiglio e si chiama Conte”. Incredibile, se si pensa a quanto accaduto nei giorni scorsi. “Draghi dice fate debito, ma fate debito buono. Noi invece abbiamo messo più soldi per il cashback in un anno che per i giovani nei prossimi sei anni. Siamo di fronte ad un piano, quello del Recovery, che pensa più al presente che al futuro. Speriamo lo cambino, seguendo i suggerimenti di Mario Draghi”, conclude il leader di Italia Viva.



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