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  • Renzi: ragioni e limiti … di Sergio Pizzolante

    Considero l’aggressione a Renzi la prova provata, la pistola fumante, che dimostra il delirio di onnipotenza delle procure.
    Un senso di onnipotenza che beffeggia la legge, il diritto, lo stato di diritto, la democrazia, il buon senso, il senso di ogni cosa.
    È evidente che nessun tribunale, nessuna Corte, nessun giudice terzo potrà mai confermare il delirio dell’accusa: considerare tangenti o finanziamento illecito, i soldi ad una fondazione per la gestione di un convegno, il compenso per la realizzazione di un documentario o per un discorso tenuto in Arabia. Follia.
    Qui c’è un uso politico violento, squadrismo politico chiaro, della funzione e del potere della Procura. Contro un leader politico, contro la sua azione politica, contro il suo partito.
    Quando Renzi rompe il Pd e fa il suo partito, gli sparano subito con il bazooka: avvisi di garanzia e perquisizioni di notte di tutti i sostenitori di Renzi.
    Messaggio chiarissimo: chi finanzia il partito di Renzi muore.
    La stampa che è contro Renzi o che sta con le procure, a prescindere, fa i titoli dei giornali per giorni, settimane, mesi.
    Non essendoci finanziamento pubblico, non essendoci la possibilità di finanziare una contro informazione adeguata, che succede?
    Il partito di Renzi muore.
    Ne sono morti molti di partiti, così.
    30 anni fa 5 partiti tutti insieme.
    Obiettivo raggiunto.
    E ci mettiamo poi anche alcuni corollari raccapriccianti e terribili. Gli arrestano anche i genitori. Messaggio chiaro: sono delinquenti tutti, figlio, madre, padre, sorella. Tutti.
    Lo fecero anche con Craxi, attaccando i famigliari, i parenti, gli amici. Con Craxi lo fanno ancora, pretendendo tasse non dovute, dopo 30 anni, dai figli. Lo hanno fatto con Berlusconi.
    Perché il fango che ti buttano addosso deve essere molto, moltissimo, spessissimo. Su di te, sui tuoi famigliari, sulla tua casa, sulla tua tomba. Non puoi uscirne più. Da vivo e da morto.
    E questo tutto in via preventiva.
    Poi i tribunali decideranno, forse, a volte, cose diverse. Ma chi se ne frega.
    Io, magistrato, membro della corrente x farò carriera comunque.
    Intanto, obiettivo raggiunto.
    Detto questo, detto che ringrazierò Renzi tutta la vita per averci dato un Draghi al posto di un Conte, lo devo dire, trovo incredibile che Renzi non si renda conto, che un leader politico ancora in corso, in corsa anche, senatore della Repubblica, capo politico, creatore e distruttore di governi, non può andare in giro a fare discorsi a pagamento!
    Non può autoinventarsi artista a pagamento. Non può esibire la denuncia di reddito milionaria, frutto di “discorsi” e “ opere artistiche”.
    Ve lo immaginate un Craxi, un De Gasperi, un Togliatti, un Andreotti, che si fanno pagare per fare discorsi?
    No, non si può nemmeno immaginare.
    Lo dico non per fatto morale, tantomeno penale, ovvio, ma per fatto politico.
    Punto.
    Sergio Pizzolante