Report Uefa, per pandemia 7 miliardi mancati ricavi club

(ANSA) – ROMA, 03 FEB – La pandemia ha comportato per i club
europei di calcio una riduzione dei ricavi pari a sette miliardi
di euro nelle stagioni 2019/20 e 2020/21 (di cui 4,4 miliardi
dovuti ai mancato incasso dalla vendita di biglietti) e un forte
calo dell’attività del mercato dei trasferimenti. Il settore ha
però mostrato una notevole resilienza e l’interesse dei tifosi e
degli investitori rimane a livelli record, tanto da far sperare
in un rapido recupero. E’ quanto emerge, in estrema sintesi,
dalla tredicesima edizione del Rapporto Uefa sull’analisi
comparativa delle licenze per club.
    In un quadro di entrate in calo, gli stipendi complessivi dei
giocatori dei club più prestigiosi sono effettivamente aumentati
mediamente del 2% all’anno e si prevede che nell’anno fiscale
2021 ammonteranno a 11,9 miliardi. In generale, il 91% delle
entrate dei club sono assorbite dagli stipendi dei giocatori
(56%), dai costi netti di trasferimento dei giocatori (18%) o da
altri stipendi, cioè quelli del personale tecnico e
amministrativo (17% delle entrate). Si tratta, si rileva nel
report, di un aumento “impressionante” degli stipendi e dei
costi
di trasferimento.
    Oltre alle perdite operative, gli introiti dei trasferimenti
sono diminuiti di oltre il 40% a causa della minor attività e
dei prezzi in calo, passando dal 21% delle entrate pre-pandemia
all’11%. Ne sono stati colpiti particolarmente i campionati che
esportano talenti e che dipendono dai profitti derivanti dai
trasferimenti per bilanciare i loro libri contabili.
    Nel frattempo, i costi di trasferimento sono continuati a
crescere: la spesa netta sottostante dei trasferimenti dei club
che hanno presentato in anticipo i rapporti per il 2021 è
ammontata a 1,1 miliardi, ma i costi netti contabili dei
trasferimenti sono stati pari a quasi 2,3 miliardi. (ANSA).
   


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