Resti umani a Bologna, riaperta indagine su scomparso

(ANSA) – BOLOGNA, 24 MAR – Il ritrovamento dei resti umani
scoperti ieri nella zona del Parco Nord, con accanto un
giubbotto contenente la patente di Biagio Carabellò, faranno
riaprire l’inchiesta della Procura di Bologna sulla scomparsa
del 46enne, di cui non si avevano notizie dal 23 novembre 2015.
    La stessa Procura, dopo i sopralluoghi svolti ieri dalla
polizia nel luogo del rinvenimento, ha riaffidato il caso ai
carabinieri del nucleo investigativo, che già avevano seguito le
indagini a partire dalla scomparsa dell’uomo e fino
all’archiviazione del fascicolo, alla fine del 2018, per la
mancanza di prove e perché all’epoca non c’era un cadavere.
    Lo scheletro recuperato nel fossato e gli altri reperti, fra
cui il giubbotto con il documento, sono stati affidati agli
esperti del Ris di Parma per gli accertamenti tecnici. Sarà
svolto un esame esterno dei resti, oltre all’esame del Dna, per
avere la conferma che si tratti effettivamente di Biagio
Carabellò. I Ris sono già in possesso del Dna dello scomparso,
dopo che nel corso delle indagini fu trovata a casa del 46enne
una giacca sporca di sangue e le tracce ematiche furono
comparate con il Dna della madre.
    Tra gli elementi da esaminare ci sono anche, a quanto si
apprende, una protesi dentaria trovata sul teschio, che potrebbe
corrispondere a quella che aveva lo scomparso, e alcune
lacerazioni sul giubbotto. (ANSA).
   


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