Rete, Dc e la delicata fase della Cot (l’editoriale di David Oddone)

Nell’arco di pochi giorni, un acceso dibattito sta scuotendo le fondamenta della sanità sammarinese, portando alla luce una matassa politica con annesse ambizioni elettorali.

La riforma – dismissione?- della Centrale Operativa Territoriale (Cot) è evidentemente diventata una questione che va al di là dell’efficienza del sistema sanitario. In questo gioco di sponde e contro-sponde, emergono così dinamiche che potrebbero stravolgere l’equilibrio politico.

La scelta di rivedere la Cot è stata giustificata dalla volontà di migliorare i servizi sanitari e l’organizzazione. Tuttavia, la trama dietro tale mossa sembra essere molto più complessa. La Democrazia Cristiana, in cerca di consensi e voti perduti, vuole attingere all’importante bacino elettorale rappresentato dalla sanità.

Ma c’è di più: la riforma della Cot potrebbe essere letta come una sconfessione dell’alleanza con il movimento Rete, che ha voluto e difeso l’impostazione del sistema sanitario attuale.

La Dc, non ha staccato la spina all’esecutivo, con l’idea di andare a riprendere voti, a cominciare proprio dall’ospedale di Stato.

Eppure le ultime mosse potrebbero tradursi in un’auto-sconfessione della coalizione con Rete, precludendo altresì futuri incastri col movimento di Ciavatta, che nel partitone qualcuno vede ancora come possibili.

Gian Carlo Venturini, Segretario della Dc, potrebbe dunque trovarsi ad un bivio. Rischiando di scottare se stesso e il Santo.

La sanità è storicamente terreno scivoloso, su cui le già traballanti alleanze politiche potrebbero subire cadute ed alterazioni significative.

Comunque il dibattito non dovrebbe esaurirsi nella riforma della Cot. I cittadini hanno espresso preoccupazioni legittime sulla gestione e l’organizzazione della sanità, sottolineando una serie di problematiche che vanno ovviamente oltre il mero aspetto della politica.

I partiti allora, invece di scambiarsi accuse, dovrebbero rispondere con azioni concrete.

La situazione è chiara. La popolazione è stanca: pretende trasparenza e che i servizi funzionino.

Anche e soprattutto se si pagano laute consulenze.

La soluzione non è cercare di sviare dai propri compiti o attaccare gli avversari.

La soluzione è ascoltare le preoccupazioni dei cittadini e lavorare insieme per migliorare il sistema sanitario.

Il cambiamento è urgente e imprescindibile, e l’ospedale non può diventare oggetto di conquista e terreno di scontro in vista delle elezioni.

La sfiducia dei sammarinesi è palpabile e richiede una risposta unanime e immediata.

La vera domanda è se la Dc, nella sua spasmodica necessità di consenso, saprà leggere la situazione e agire con responsabilità, o se le ambizioni elettorali avranno la meglio sulla ricerca del bene comune.

 

David Oddone

(La Serenissima)