
Si poteva evitare la scalata di un preciso gruppo di potere, “battezzato” Cricca nelle conclusioni della Commissione parlamentare di inchiesta su Banca Cis, ai posti chiave della gestione dello Stato nella seconda metà del decennio scorso, quando a guidare il Paese c’era una coalizione creata attorno a Repubblica Futura da SSD e Civico 10, quest’ultimo oggi confluiti in Libera?
C’erano segnali precisi, concreti, che anticipavano il pesante rischio, poi concretizzatosi, che se tempestivamente colti dal governo e dalla maggioranza di allora avrebbero potuto evitare la devastazione del sistema bancario sammarinese con le conseguenze sulle casse pubbliche e sul benessere dei cittadini che oggi tutti possiamo chiaramente vedere?
Oggi, insieme a chi sta leggendo queste righe, cercherò di dare una risposta chiara a questo dubbio, che poi, oggi, dubbio non sembra più essere… E perchè lo faccio? Non certo per una avversione preconcetta e personale verso Repubblica Futura, come a qualcuno fa comodo cercare di far credere ai sammarinesi, oggi elettori. Lo faccio perchè, come ho evidenziato più volte su queste pagine elettroniche e, ultimamente, sul quotidiano RepubblicaSm, il prossimo 9 giugno è una data decisiva per il futuro della Repubblica di San Marino. All’urna, infatti, i sammarinesi affideranno -seppure indirettamente visto che nessuna coalizione sembra in grado di affermarsi al primo turno- la scelta del governo che dovrà riportare il Paese a livelli di benessere diffuso oggi dimenticati.
Ogni sammarinese voterà per il suo futuro e per quello dei propri figli e nipoti. Avete compreso, cari sammarinesi, l’importanza della scelta che siete chiamare a compiere il prossimo 9 giugno? Spero di sì… Perchè nella lunga lista dei partiti e dei candidati non mancano certo i simboli ed i nomi di coloro che potevano cogliere preventivamente i segnali allarmanti ed evitare l’affermazione, la scalata -”sovversiva” secondo quanto denunciava già nella primavera del 2017 il Pdcs in un esposto inoltrato a diversi organismi istituzionali- ai posti chiave della gestione economico-finanziaria dello Stato da parte di personaggi oggi a processo. Potevano coglierli ma non lo hanno fatto…
E sono quegli stessi personaggi, quegli stessi candidati che oggi vi chiedono voto e preferenza, che si presentano al Paese denunciando la presenza di un debito pubblico importante che ognuno di voi, prima, e i vostri figli poi, negli anni, sarà chiamato a “pagare”. Un debito che, però, ha radici proprio nella “distratta” gestione dello Stato da parte di chi ha governato nello scorso decennio e oggi si presenta come se la memoria non fosse una caratteristica del genere umano.
“Se ora -scriveva il 7 maggio scorso Repubblica Futura in un comunicato stampa- davanti ad anni di debito pubblico crescente” arrivato “a oltre 1 miliardo e 200 milioni”; ad anni “di deficit galoppanti, di lotta al caro vita mancata, di salari al palo, di sanità fuori controllo, di persone che non riescono a trovare una casa, di natalità al collasso, di anziani in difficoltà, di territorio lasciato al suo destino, di problemi energetici e idrici non affrontati, la coalizione ‘Dc + i suoi satelliti’ non sa fare altro che agitare lo spauracchio di Adesso.sm, beh, noi possiamo solo sorridere e far loro tanti auguri”.
“…Noi possiamo solo sorridere”!!! Peccato che, a fine 2019, quando il governo AdessoSm di Repubblica Futura, Ssd e Civico 10, abbandonava dopo anni la guida del Paese, abbia lasciato “macerie” sia nei conti pubblici che nel sistema bancario, settore chiave per l’economia di ogni Stato (leggi qui: Nel 2019 San Marino arrivò sul baratro del default finanziario… Ma chi determinò quel dissesto oggi sale in cattedra!), i sammarinesi non potevano che “piangere”.
Non appare un caso che più della metà (190 milioni) del bond da 350 milioni emesso dal governo uscente, sia finito per chiudere la voragine determinata, in precedenza, nel solo sistema bancario. E che dire, ad esempio, dei circa 100 milioni “spariti” dal fondo pensioni? Chi era al governo quando questa montagna di milioni di volatilizzava?
Eppure, oggi, chi dagli scranni di governo sembra non aver -nella migliore delle ipotesi- saputo far altro che assistere impotente a quel “terremoto” -per usare un termine dell’esposto Dc del 2017- “sovversivo”, si ripresenta al Paese, “ridendo”!!!, come se nulla, nel decennio scorso, fosse successo!
Ma oltre ai drammatici bilanci economici, sul governo creato attorno a Repubblica Futura, si abbattono altre pesanti ombre, per certi versi addirittura inquietanti: telefonate, testimonianze giurate, email emerse nelle udienze e negli atti dei proceduimenti penali in corso, che -anche se eventualmente privi di rilevanza penale- fanno sospettare legami, per un governo, per dei politici di vertice perlomeno “scomodi”, inusuali e inammissibili. “Come mai”, ad esempio -si chiedeva Emanuele Santi (Rete) in Consiglio Grande e Generale (leggi qui)- “molti dei loro membri (di Rf; ndr), in un determinato periodo storico” delicatissimo per il futuro di Banca Cis, “continuavano a telefonare ad un giudice? Vorrei capire come mai, Daniele Guidi diceva: in tribunale comando io… Perchè comandava lui? Quali erano i suoi legami che gli consentivano di dire: in tribunale comando io? Queste sono le domande a cui alcuni membri di Rf, soprattutto i Segretari di Stato, dovrebbero rispondere…”. Queste, ma non solo…
La domanda delle domande, a cui -a mio parere- Repubblica Futura evita da mesi e mesi di rispondere è un’altra: perchè nel governo AdessoSm, mentre in diversi avevano individuato il disegno “sovversivo di occupazione dello Stato” da parte di un gruppo privato -oltre all’esposto del Pdcs Rete, il 26 novembre 2017, denunciava: “I cittadini devono sapere che è in atto un colpo di Stato!”- governo AdessoSm e maggioranza di Repubblica Futura, SSD e Civico 10 facevano “orecchie da mercante”, ovvero non prendevano sul serio questi allarmi?
Un altro “puntino” indelebile da aggiungere ai tanti precedentemente fissati sul foglio bianco, da -un giorno- unire per svelare in toto quello che Rete definiva “colpo di Stato!” e il Pdcs riconosceva come un disegno “sovversivo”… E il governo a guida Repubblica Futura ignorava vanificando gli sforzi di una parte del Consiglio Grande e Generale finalizzati ad evitare l’affermazione di quel gruppo di potere “sovversivo” che, a mio parere per precisa e gravissima responsabilità politica di chi governava allora, ha poi trovato una autostrada con le barriere aperte per arrivare a determinare la devastazione del sistema bancario sammarinese e aprire una drammatica crisi economica che si abbatte tuttora su ogni sammarinese…
Ma, incredibilmente, i simboli politici, i nomi e cognomi di chi ha assistito inerme alla deriva economico-finanziaria della seconda metà del decennio scorso che quasi certamente, con maggiore accortezza e attenzione poteva essere evitata, “scorrazza” ancora, a bordo di una “R4 rossa” che suscita nefandi ricordi (vicenda Aldo Moro) quasi a voler inavvertitamente e sub-consciamente rappresentare il simbolo di eventi drammatici degli anni passati, per le strade politiche di San Marino…
Cari sammarinesi, mettereste alla guida della vostra azienda da risanare un amministratore delegato noto per aver devastato l’azienda che precedentemente guidava e dalla quale è stato in malo-modo licenziato? Io no… Come non affiderei mai la guida del mio Paese a chi governava quando, questo, veniva devastato nella sua economia e nel suo millenario Diritto. E voi, spero per voi, neppure!
Enrico Lazzari