Dopo l’esplosione della bomba carta presso la sua abitazione, parla il capitano dei biancorossi retrocessi.
Dopo l’esplosione di una bomba carta davanti alla sua abitazione, parla Adrian Ricchiuti, capitano del Rimini. Questo è solo un brano dell’intervista, che potete leggere integralmente sul Carlino.
Rabbia o delusione, cosa prova Adrian Ricchiuti in questo momento?
«Niente di questo, spero soltanto che quei pochi che io non considero tifosi, ma soltanto piccoli uomini, la faccia finita in fretta. Non lo dico per me, io sono grande e vaccinato, lo dico per i miei figli e per i bambini e gli anziani miei vicini di casa che non possono dormire tranquilli. Essere svegliati a mezzanotte da un boato terribile, correre sul terrazzo, sentire i bambini che piangono. Non sono cose che mi sarei aspettato pensando al lavoro più bello del mondo, quello che io faccio davvero con tanta passione».
Cosa ti fa più male?
«Il pensiero che i riminesi non siano così e che Rimini in questa circostanza non ci stia facendo una bella figura. Questa storia farà il giro dell’Italia e non sarà di certo una bella pubblicità per questa città nella quale vivo e che amo. Non si possono spaventare in questo modo persone che non hanno nulla a che fare con il calcio. Non posso stare in ansia per i miei bambini».
FONTE
IL RESTO DEL CARLINO