Ci sono legami che superano il tempo e si intrecciano con i luoghi fino a diventare parte della loro identità. È la storia di Vincenzo Salvatori (classe 1949) e Luciana Garofalo (classe 1952), che da ben cinquant’anni scelgono la Perla Verde dell’Adriatico per le loro vacanze. Per questo affetto autentico e ininterrotto, mercoledì 3 settembre i due coniugi originari di Castel Madama sono stati insigniti del titolo di “Ambasciatori di Riccione nel mondo”.
A consegnare il riconoscimento è stato il presidente del Consiglio comunale Simone Gobbi, che ha voluto celebrare questo amore con una cerimonia semplice ma ricca di emozione proprio nella loro seconda casa: l’Hotel Villa Mirna, dove ogni estate li attende lo stesso calore familiare.
Una storia che dura dal 1975
Dal 1975 Vincenzo e Luciana trascorrono le loro vacanze sempre a Villa Mirna, trovando anno dopo anno un’accoglienza che ha il sapore di casa. Prima con Agostino Fraternali, poi con il figlio Massimo, gli albergatori hanno saputo costruire con la coppia un rapporto fatto di fiducia e affetto reciproco. “Qui ci sentiamo a casa. Non è solo questione di mare o relax, ma di persone e ricordi che ci accolgono come una famiglia”, hanno raccontato emozionati.
Le estati a Riccione sono diventate negli anni un album di memorie: dagli inizi in coppia, fino all’arrivo dei figli Fabrizio e Barbara, che da bambini condividevano il mare e le passeggiate con i genitori, e oggi, con famiglie proprie, tornano talvolta a rivivere quei momenti. Alla compagnia si sono aggiunti anche il fratello di Luciana Paolo con la moglie Pina e l’amica Adele, che condividono ogni estate la serenità delle giornate riccionesi.
L’omaggio al “turismo del cuore”
Con questa nomina, Riccione non ha semplicemente riconosciuto la fedeltà di due turisti speciali, ma ha voluto valorizzare il cosiddetto turismo affettivo: quel legame che va oltre l’aspetto economico e trasforma una destinazione in un luogo dell’anima. “Ambasciatori di Riccione” significa portare nel mondo l’essenza di una città che sa farti sentire accolto come in famiglia, rafforzando così il suo legame intrinseco con la storia di chi l’ha amata e scelta senza mai voltarsi indietro.