Riccione. Addio a Giovanni Nisticò, icona della movida romagnola

La notizia della scomparsa di Giovanni Nisticò, noto nel mondo della nightlife come Gianni, è giunta solo lunedì sera, ma la sua morte è avvenuta domenica 8 settembre a Bologna, all’età di 71 anni. L’imprenditore è deceduto dopo aver lottato per un anno con una grave malattia, che, in un primo momento, sembrava concedergli un miglioramento. Poco prima della sua scomparsa, era diffusa la notizia di una possibile dimissione dall’ospedale, prima che le sue condizioni si aggravassero improvvisamente.

Originario della Calabria, Nisticò si era trasferito a Bologna per motivi di studio e si era legato profondamente alla città emiliana. Nel 1982, insieme a Paolo Signorini e Massimo Aureli, acquisì il Villa Alta, un importante dancing sui colli di Misano, e lo trasformò nel famoso Peter Pan, punto di riferimento della movida romagnola che ha attratto artisti e DJ di fama.

Nonostante il successo iniziale, la discoteca ha subìto un periodo di crisi alla fine degli anni 2000, culminato nel 2009 con una condanna per bancarotta fraudolenta legata al crac del locale. Anche l’Hobby One di Bologna, gestito con il fratello, ha incontrato difficoltà simili e ha chiuso nel 2007.

Oggi il Peter Pan, sebbene sotto una nuova gestione, continua ad essere uno dei locali più noti della Riviera. Nisticò, fino agli ultimi giorni, esprimeva l’intenzione di tornare in Romagna per avviare un nuovo progetto, ma la malattia ha interrotto i suoi progetti per il futuro.