Riccione. Affossata la variante del TRC. Troppo costosa ed insicura

Trc-640RISCHIOSA, costosa e poco efficiente. Ieri il tavolo di coordinamento del Trc ha affondato così la richiesta di variante avanzata dal Comune di Riccione, sostenuta da un gran numero di associazioni e categorie locali e nazionali. E’ stato un giudizio annunciato già dal giorno precedente, quando l’assessore regionale alla Mobilità, Raffaele Donini, aveva chiarito come per la Regione ci fosse un progetto e un percorso stabilito.
Con il voto di ieri, che ha visto rigettare le richieste avanzate il 7 ottobre e formalizzate il 26 ottobre scorsi da Riccione, si mette la parola fine alle speranze di chi contava nelle modifiche almeno nell’ultimo tratto del percorso del metrò di costa.
Nella spiegazione tecnica fornita da Agenzia mobilità, si arriva a capovolgere quanto detto dall’amministrazione comunale riccionese alla presentazione della variante. Per Am, la richiesta di far scendere a livello stradale il filobus, evitando di costruire due costosi posti in viale Verdi e al Porto, non spendendo quindi in massicciate e gestendo il traffico attraverso semafori intelligenti, porterebbe a un aumento dei costi stimato «in 7,5 milioni di euro per opere di sostegno alla massicciata ferroviaria. L’introduzione dei semafori agli attraversamenti stradali comporterebbe una riduzione dei tempi di esercizio e quindi un maggior tempo di collegamento tra i capolinea (stazioni di Rimini e Riccione) che passerebbe da 25 a 37 minuti». Inoltre, ciò comporterebbe un ulteriore costo di 4 milioni di euro dovuto alla necessità di acquistare un numero maggiore di mezzi per mantenere la stessa frequenza di servizio, cosa che produrrebbe un maggior costo di esercizio stimato in 400mila euro annui». Facendo i conti della serva: «A maggiori costi per complessivi 11,5 milioni di euro si contrapporrebbe un presunto risparmio da altre opere per 3,6 milioni». Infine i rischi. «L’incidentalità aumenterebbe di 180 volte a causa delle interferenze con la viabilità ordinaria», per non parlare delle «opere che andrebbero demolite con un costo presunto di 2 milioni di euro». La Regione, il Comune di Rimini assieme a quelli di Cattolica e Misano, ha sostenuto la risposta di Agenzia mobilità. L’ultima parola sul cantiere del Trc è stata scritta.

Resto del Carlino