• Screenshot
  • Riccione, al Victor Lounge arriva la cucina stellata del territorio

    Arriva la nuova tappa del viaggio alla scoperta della cucina stellata del Buonpaese. Domenica (6 ottobre) cena a quattro mani con il resident chef del Victor Lounge e lo stellato Stefano Ciotti del Nostrano di Pesaro.

    Riccione, 4 ottobre 2024 – Continua la parata di stelle della cucina italiana contemporanea, organizzata e realizzata dal Patron del Victor Lounge di Viale Ceccarini, Luciano Colono. Dopo le soste in grandi ristoranti stellati e bistellati di città come Roma, Firenze, Napoli Sorrento e costiera amalfitana, la tavola della cena a quattro mani di domenica sera (6 ottobre – ore 20.00) diventa il palcoscenico di uno chef più importanti della riviera tra Romagna e Marche: Stefano Ciotti. Chef dal 2017 Stella Michelin con il suo ristorante Nostrano di Pesaro. Al suo fianco, come è ormai tradizione per questi appuntamenti, il residente chef del Victor Lounge, Fernando Squitieri.

    Stefano Ciotti, romagnolo Doc, è cresciuto alla scuola dei due chef che hanno formato e creato la nouvelle Vague della cucina del territorio, quella che negli anni grazie a Fabio Rossi, Luigi Sartini, Riccardo Agostini, Giampaolo Raschi, Silver Succi, ha trasformato la Romagna e la sua marca di confine marchigiana, per la prima volta anche luogo della grande cucina.

    “Siamo felici di avere con noi per una sera Stefano Ciotti. Il primo successo della sua avventura professionale, Stella Michelin è arrivato proprio in una dimensione di ospitalità top, alta hôtelière e fine dining, quando era al timone del Vicolo Santa Lucia, il ristorante dell’hotel di Cattolica Carducci 76 – Spiega Luciano Colono – una dimensione di accoglienza e cucina che abbiamo letto e interpretato in chiave contemporanea anche nel nostro Victor Lounge, riportando nella Perla Verde e in riviera un locale di dimensione internazionale, che mancava da qualche anno a Riccione”.

    Ed il menù della serata esprime pienamente cucina e tavola quali vetrine di un territorio: delle sue materie prime, della sua storia e tradizione. Elementi però letti attraverso la lente della creatività degli chef e dell’innovazione offerta dalle nuove tecniche di preparazione, cottura e presentazione delle pietanze. Componenti essenziali del fine dining contemporaneo

    Non a caso l’aperitivo di benvenuto si accompagna al “pomodoro gratinato nel XXI secolo” di Stefano Ciotti. Una ricetta rubata alle nonne e alle mamme di casa, accompagnata però da una granita di aglio orsino, con un contrasto caldo e freddo, che trasportano il pomodoro in una nuova dimensione di gusto e profumi. Anche nei benvenuti di Fernando Squitieri si incontra nuovamente la centralità di materie prime d’eccellenza e il connubio tradizione/innovazione: alice marinata, cipolla di Tropea e prezzemolo e la bolla di scquaquerone, rucola e prosciutto crudo croccante. Sempre di Squitieri l’antipasto giocato sui temi del mare e dell’autunno: scampo, zucca e castagna.

    Primo e secondo piatto di Stefano Ciotti: fagottelli ripieni cacio e pepe, guazzetto di calamaretti e vongole e l’omaggio a Pesaro della costoletta di agnello alla Rossini. Dopo il pre dessert chiusura di Fernando Squitieri, con la Bavarese alla nocciola, pera e arancia candita.

    Nei calici vini abbinati a ogni singola portata:Franciacorta “ANTICA FRATTA BRUT” Cuvèe Real, Trentodoc “ALTEMASI”, Millesimato 2020, Lugana Riserva “PATRIZIA CADORE 2019”, Rosso Conero “GRASSO AGONTANO ” Garofoli, 2018 e Champagne LAURENT PERRIER HARMONY, Demi-Sec.

    Carlo Bozzo