C’è aria di provvedimenti punitivi in casa Forza Italia a Riccione, mentre il partito a livello locale cerca di serrare i ranghi dopo essersi reso protagonista della caduta del sindaco Renata Tosi. La situazione interna agli azzurri muta di ora in ora. Le ultime rivelazioni di Fabio Mercatelli, Unione civica, hanno contribuito a rinsaldare alcuni rapporti interni alla stessa Fi. Mercatelli ha spiegato come l’ex sindaco abbia offerto loro gli assessorati di Forza Italia, un «mero scambio», che ha portato poi Unione civica, parte della minoranza e un consigliere di Forza Italia (Patrizia Fabbri) a decidersi di firmare dal notaio la caduta di Renata Tosi.
Sulle prime, il coordinatore provinciale, nonché presidente del consiglio per gli azzurri, Giulio Mignani, aveva preso le distanze dalla scelta di Patrizia Fabbri e di riflesso dall’azione di Luciano Tirincanti, imputato di essere una delle menti della sfiducia al sindaco. Poi, nel weekend, c’è stato un confronto interno al partito ed è emerso quello che Mercatelli ha definito «mero scambio di poltrone». «Ci siamo confrontati – confessa Mignani –. Alla luce di quanto emerso mi sono sentito offeso dal comportamento dell’ex sindaco. Oggi mi viene da dire che certi vittimismi da parte di chi sostiene Renata Tosi sono fuori luogo. Noi ci siamo sempre comportati come alleati fedeli e infine ha provato a venderci». Parole che congelano l’ipotesi di una resa dei conti interna, ma non per questo finirà a tarallucci e vino. La tensione negli organismi regionali di Forza Italia è palpabile. In settimana gli organi preposti faranno chiarezza e decideranno se e quali provvedimenti prendere. Non è un dettaglio di poco conto visto che la campagna elettorale è già partita e Forza Italia dovrà decidere con chi stare. I contatti tra Renata Tosi e rappresentanti del partito di Fi che valicano in confini riccionesi, si sono ripetuti nelle ultime settimane. Gli azzurri torneranno con l’ex sindaco epurati di figure scomode a Renata Tosi? Il Resto del Carlino
