Riccione. Cocoricò chiuso. E i 250 lavoratori?

Sballo ed ecstasy, morte in discotecaAnche il sindaco Ugl di Forlì – Cesena e Rimini commenta il provvedimento di chiusura di 120 giorni, 4 mesi a partire da lunedì 3 agosto per la discoteca Cocoricò di Riccione adottato dal questore di Rimini Maurizio Improta in base all’articolo 100 del Tulps dopo la morte di un 16enne ucciso da un’overdose di ecstasy. Un provvedimento che – come si legge in una nota della questura -avrebbe lo scopo di fornire  tutela ai minorenni. Riteniamo che questo drammatico episodio legato all’assunzione esterna al locale, debba innescare una riflessione condivisa tra gestori di locali pubblici, forze politiche, organizzatori sociali e giovanili ed anche con le famiglie, primo baluardo educativo per i nostri giovani. Andrea Costantini, segretario provinciale Ugl Govani di Forlì-Cesena e Rimini commenta ciò che è successo in questo modo ” Senza entrare nel merito del provvedimento del questore e perfettamente consapevoli che la discoteca era entrata nel mirino della Guardia di Finanza di Rimini che ha avviato un’indagine per evasione fiscale , vorremmo chiederci quale sarà il futuro lavorativo per i prossimi 4 mesi delle 250 persone che a vario titolo  collaborano con questa struttura. Ci chiediamo se non sia stato penalizzato oltremodo il personale . vigilanza, pulizia, tecnici ecc…- che vive solo di questa attività, e ci chiediamo anche se questa tempesta mediatica che ha visto l’intera città di Riccione esposta sommariamente ad un lungo linciaggio sui media nazionali non produrrà un ulteriore danno ad un settore come quello turistico trainante per l’economia locale: Riccione è una città tranquilla, meta di vacanze e a misura di famiglia. A questo GIOCO AL MASSACRO, non aderiremo mai”.

Sara Ferranti