“Il Cocoricò non sfida nessuno“. Lo ha detto Fabrizio De Meis, uno dei proprietari della discoteca riccionese, presentando la serata-dibattito contro la droga in programma per questa sera nella ‘Piramide’ sui colli di Riccione, che sarà riaperta per l’occasione, ma senza musica, nonostante i divieti. “Non siamo qui per chiedere di riaprire il Cocoricò – ha argomentato riferendosi alla serata intitolata ‘Spegniamo la droga. La musica saranno le parole’ – ma per manifestare a tutti quello che è il pensiero del Cocoricò: no alla droga, no allo sballo. In questi giorni ho letto tanti articoli sui giornali, ho visto una locandina in cui è scritto ‘Il Cocoricò sfida i carabinieri’. Oggi, invece, noi vogliamo manifestare contro la droga. Noi – ha scandito De Meis – non sfidiamo nessuno, li invitiamo tutti: il sindaco di Riccione, il sindaco di Rimini, il questore di Rimini, il prefetto di Rimini, il comandante dei carabinieri di Riccione, siamo aperti a tutti e l’obiettivo è dire ‘no’ alla droga”. A giudizio di De Meis, ancora, quella di stasera “sarà l’opportunità di essere tutti uniti, perchè il problema della droga si può combattere solo con l’aiuto di tutti. Le colpe sono di tutti e ognuno può fare la sua parte”. Quindi, ha proseguito De Meis, “basta cercare colpevoli facili, fare titoli a sensazione, basta dare del colpevole alle discoteche, ai politici, alle famiglie, uniamoci tutti per contrastare il fenomeno della droga. Non vogliamo fare polemiche ma un’iniziativa contro la droga, questo – ha concluso – è il nostro unico obiettivo”.
Il fatto che minorenni siano in discoteca a ballare fino alle tre “lo trovo innaturale”. Lo ha detto, in un passaggio della conferenza stampa di presentazione della serata-dibattito contro la droga di oggi al Cocoricò, uno dei proprietari del locale riccionese, Fabrizio De Meis. Toccando il tasto del divieto d’ingresso nelle discoteche per i minorenni, adombrato da diversi politici anche nei giorni scorsi, De Meis si è limitato ad osservare che “mi sembra un atto di assoluta responsabilità. Vietare l’ingresso ai minorenni può aiutare. Ad ogni modo trovo innaturale che un sedicenne sia a ballare fino alle 3 di notte. Quando avevo io 16 anni, al massimo pensavo di andare a ballare il pomeriggio”. Riguardo al tema delle sostanze stupefacenti, De Meis ha sottolineato che “i giovani non sanno il rischio che corrono” utilizzando droghe e poi, replicando a chi gli chiedeva perchè il Cocoricò non abbia fermato la musica la sera del giorno del funerale di Lamberto Lucaccioni, il sedicenne morto per overdose di ecstasy all’interno del locale di Riccione, il patron del Cocoricò ha aggiunto: “Quella serata è stata di fatto una manifestazione contro la droga ed è stata efficace: ai giovani abbiamo dato una maglietta con scritto ‘La droga ti uccide’ e questa maglietta l’hanno indossata a Riccione, a Rimini, per una settimana, e questo è stato utile”.