DOPO i ladri si è fatta viva la Befana. Nella tabaccheria di corso Fratelli Cervi, teatro venti giorni fa di una violenta rapina, adesso si brinda. E’ stato venduto qui il biglietto della Lotteria Italia, serie O numero 060362, che al fortunato possessore farà incassare 25mila euro. L’euforia è al massimo, tant’è che a Riccione si è scatenata subito la caccia al vincitore, ma di lui al momento nessuna traccia. Non ha idea di chi si possa trattare neppure la titolare della ricevitoria, Silvia Capelli, né le figlie Elisa e Martina che l’affiancano nel lavoro. Ieri ha scoperto di essere stata lei a vendere il biglietto, nel momento in cui l’abbiamo contattata. Nella tabaccheria-ricevitoria, davanti all’ospedale Ceccarini, un cartello annuncia la vincita e tanti curiosi fanno la spola per sapere notizie su chi è stato baciato dalla dea bendata. Nessun indizio?
«No purtroppo nessuno, anche perché quest’anno di biglietti ne abbiamo venduti veramente molti. Era tanto che non andavano così bene! Avessi immaginato che valeva tanto, l’avrei comprato io per rifarmi la cucina».
Pensa che si tratti di un riccionese?
«Può darsi, ma da noi sono venuti a comprare i biglietti della Lotteria Italia anche i turisti. Un gruppetto, capitato prima di Capodanno, ne ha acquistati diversi. Quei clienti con il «gratta e vinci» stampato sulla matrice hanno vinto più volte 5/10 euro, reinvestiti in altri biglietti. Erano entusiasti e mi dicevano: vuol scommettere che vinciamo? Non so esattamente da dove arrivassero, ma dall’accento credo dal Sud. Però di biglietti ne hanno comprati molti anche i riccionesi».
Avete registrato altre vincite del genere?
«Con la Lotteria Italia mai. Ne abbiamo avute tre da 10mila euro con i gratta e vinci».
Indizi sul vincitore?
«Se chi ha portato a casa il malloppo volesse offrirci un caffè, sarebbe una cosa gradita».
Siete passate dal terrore di una rapina alla gioia della Lotteria…
«Sa un’emozione all’altra. Sabato 19 dicembre il ladro è entrato minacciandoci con il taglierino a mezzogiorno, mentre il negozio era pieno di gente. Ho urlato, dicendo alle mie figlie chiamate il babbo, finché quel malvivente (che intanto aveva fatto sparire una serie di Gratta e vinci), acciuffato in serata, è scappato via. Una brutta avventura… Per fortuna ora si torna sul giornale, ma per qualcosa di bello e gioioso».
Resto del Carlino