Il conto alla rovescia è partito, ma non come previsto: invece di prepararsi ad accogliere migliaia di spettatori, gli organizzatori del Versus Festival si trovano costretti a trovare in fretta una nuova sede per i concerti in programma ad agosto. Il Parco degli Olivetani, inizialmente designato come cornice degli eventi musicali, non potrà più ospitare le serate, e ora la sfida è individuare un’area alternativa all’altezza dell’atteso afflusso di pubblico.
La conferma è arrivata ieri, giovedì 3 luglio, direttamente in consiglio comunale, dove la sindaca di Riccione, Daniela Angelini, ha risposto a un’interrogazione avanzata dalla consigliera di Azione, Villa. A spiegare la situazione è stata la prima cittadina, precisando che l’area del parco era stata messa a bando nel 2024 e aggiudicata a un soggetto privato per la gestione degli eventi, ma lo scorso 23 giugno è giunta una comunicazione dalla Soprintendenza, che ha sollevato problematiche legate all’utilizzo dello spazio.
A seguito della nota della Soprintendenza, l’Amministrazione e la società organizzatrice si sono attivate per verificare la disponibilità di nuove location, ma l’impresa si presenta complessa: il Parco degli Olivetani poteva accogliere fino a 15.000 persone, un parametro che restringe sensibilmente il ventaglio di opzioni disponibili.
L’urgenza è dettata anche dalla prossimità delle date in calendario: il festival prende il via il primo agosto con il concerto di Irama, seguito il 2 agosto da Anna e Gue, l’8 agosto da Luchè, Silent Bob & Sick Budd, il 9 agosto da Teenage Dream, e il 13 agosto da Lazza. Eventi di richiamo, con biglietti a pagamento, molti dei quali già quasi esauriti.
Una corsa contro il tempo, quindi, per non deludere fan e spettatori, ma anche per evitare il contraccolpo economico e d’immagine che deriverebbe da un eventuale rinvio o cancellazione. Sul tavolo delle valutazioni restano i vincoli tecnici e paesaggistici, ma anche la necessità di garantire sicurezza, logistica e accessibilità per un pubblico numeroso.
A meno di un mese dall’inizio del festival, Riccione cerca ora una soluzione all’altezza delle aspettative. La musica, almeno per ora, è costretta a restare in attesa.