Riccione, concluso con successo il percorso partecipato “Riccione cambia” per il nuovo Piano urbanistico generale

Si è concluso ieri, martedì 8 luglio 2025, il percorso partecipato “Riccione cambia”, avviato dall’Amministrazione comunale per definire, insieme alla cittadinanza, la strategia urbana ed ecologico-ambientale del nuovo Piano urbanistico generale (Pug). Un processo articolato, sviluppato in cinque fasi, che ha coinvolto in modo trasversale giovani, cittadini, associazioni, professionisti, categorie economiche e comitati di quartiere.

«L’Amministrazione comunale ha confermato in questo modo l’obiettivo di realizzare un piano strategico integrato capace di coniugare rigenerazione urbana, contrasto all’emergenza climatica e partecipazione attiva, con uno specifico coinvolgimento delle nuove generazioni», ha dichiarato Christian Andruccioli, assessore alla Rigenerazione urbana. «Riccione cambia rappresenta un esempio virtuoso di governance partecipata, in cui l’ascolto e il coinvolgimento sono diventati strumenti concreti di pianificazione».

Cinque fasi per costruire il futuro

Il percorso, i cui risultati sono stati formalizzati nei report approvati dalla Giunta comunale e pubblicati su www.pugriccione.it, ha preso il via nel 2023 con Superr – La Scuola di urbanistica partecipata per ragazzi e ragazze, rivolta a giovani tra i 16 e i 21 anni. L’iniziativa ha previsto laboratori, esplorazioni urbane, lezioni, contest e co-progettazione, culminando in una serie di proposte per una Riccione più verde, accessibile e inclusiva. Le idee sono state validate dalla Regione Emilia-Romagna.

Tra il 2023 e il 2024 si sono tenuti focus group con attori territoriali come ordini professionali, associazioni, sindacati e categorie economiche, per condividere visioni e affrontare criticità, dalla rigenerazione delle colonie al rapporto con il mare, fino alla mobilità e alla cura degli spazi pubblici.

Nel 2024 sono seguiti incontri tematici aperti alla cittadinanza su clima, welfare, turismo, mobilità e rigenerazione urbana, con la partecipazione di esperti e tecnici per alimentare un dibattito pubblico costruttivo.

È stata poi introdotta una mappa interattiva online, georeferenziata e tematizzata, dove i cittadini hanno potuto segnalare criticità e suggerire interventi. Questo strumento, disponibile sul sito ufficiale, ha ampliato ulteriormente le possibilità di coinvolgimento.

Infine, nel 2025 si sono svolti sei incontri pubblici nei quartieri nell’ambito dell’iniziativa “Riccione cambia – Cambiamo Riccione insieme”, cofinanziata dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il PR FESR 2021–2027. Gli incontri hanno consentito un confronto diretto tra Amministrazione e cittadini, anche grazie all’uso di cartoline tematiche per raccogliere proposte e osservazioni.

Superr: la voce dei giovani

Tra le esperienze più significative, spicca quella di Superr, che ha coinvolto studenti degli istituti “Volta–Fellini” e “Savioli” in un percorso didattico articolato in quattro fasi: osservare, apprendere, esplorare e proporre. Ne è emerso un documento finale che immagina una Riccione più resiliente, ciclabile, partecipata e attenta alla creatività giovanile, alla rigenerazione degli edifici dismessi e alla sicurezza degli spazi pubblici.

Mobilità sostenibile con Pums e RI.T.MO

Parallelamente, l’Amministrazione ha portato avanti il percorso partecipato del Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile), denominato RI.T.MO – Riccione in transizione verso una mobilità sostenibile, finanziato dalla Regione e approvato a dicembre 2024. Il progetto si è integrato nel processo di “Riccione cambia”, contribuendo alla definizione condivisa di strategie su trasporti, ciclabilità e connessioni urbane.

Trasparenza e accessibilità: tutti i materiali online

Per garantire massima trasparenza, tutti i materiali, i report e le sintesi degli incontri sono disponibili online su www.pugriccione.it, consultabili anche nei 15 giorni successivi agli eventi, offrendo a tutti l’opportunità di partecipare e contribuire alla visione futura della città.

«Il percorso non si conclude qui, ma diventa la base per una progettazione urbana capace di mettere al centro il benessere della comunità, l’ambiente e l’innovazione», ha concluso l’assessore Andruccioli.