Riccione, crolla il portale in legno del Summer Jazz: bufera social e indagine del Comune

Un boato nella notte e, subito dopo, le polemiche. Il Riccione Summer Jazz si è concluso tra le raffiche di vento e le raffiche di indignazione online, dopo che una delle strutture in legno allestite in piazzale Ceccarini ha ceduto improvvisamente. Il crollo si è verificato intorno alla mezzanotte tra domenica 3 e lunedì 4 agosto, quando la manifestazione era già terminata. Nessun ferito, ma il malumore tra i cittadini non ha tardato a esplodere.

A cedere è stato uno dei due portali scenografici montati per incorniciare i concerti all’aperto. Secondo le prime ricostruzioni, il cedimento di una trave avrebbe causato l’inclinazione dell’intera struttura, spostandola in modo vistoso. Le immagini del crollo, finite rapidamente sui gruppi social locali, hanno sollevato una valanga di critiche, molte delle quali legate alla spesa pubblica. Tra i commenti più condivisi, l’amarezza di chi si chiede se sia davvero questo il modo in cui vengono utilizzati i fondi pubblici, e la rabbia di chi sottolinea come solo il caso abbia evitato conseguenze peggiori, dato che in quel momento l’area era deserta.

A far deflagrare ulteriormente la polemica è stato un video, girato da un passante, in cui si vede chiaramente la struttura inclinata. L’amministrazione comunale ha risposto con una nota ufficiale, precisando che l’episodio è avvenuto a manifestazione conclusa — il concerto finale, previsto all’aperto, si era infatti già svolto al chiuso nel Palazzo dei Congressi proprio a causa del maltempo. Il Comune ha annunciato l’apertura di un’indagine interna per valutare eventuali errori esecutivi o responsabilità progettuali, e non esclude azioni legali qualora emergano irregolarità nei lavori.

Dal municipio si cerca di ridimensionare l’accaduto. I tecnici comunali spiegano che, anche nel caso in cui qualcuno si fosse trovato sotto la struttura, non avrebbe subito danni, poiché non si è trattato di un collasso ma solo di un’inclinazione. Un’interpretazione che, però, non ha placato la rabbia dei cittadini, alimentata dalla condivisione massiva del video e dalle reazioni indignate.

La struttura danneggiata era già destinata allo smontaggio, previsto per ieri. Insieme al secondo portale in legno, era stata progettata per creare un ambiente più raccolto e suggestivo durante i concerti all’aperto. Ma l’effetto scenografico, almeno in parte, è stato offuscato dall’eco delle polemiche.