RICCIONE. DA ASSOBALNEARI UN FERMO NO ALLA SVENDITA DELLE SPIAGGE

Riceviamo e pubblichiamo

Nell’incontro e nel dibattito è emerso che non è possibile mettere alle aste le imprese balneari perché:

1) Sono imprese private e solo un giudice può rilevare la concessione a fronte del fallimento di una azienda

2) Sono micro pmi famigliari e tutelate

3) Non sono servizi ma beni

4) Il ddl mette tutte le imprese all’asta ad ottobre

5) Occorre forte mobilitazione perché i politici pd e affini hanno una gran fretta di mettere i balneari all’asta e non si capisce perché

6) Non c’è scarsità di risorse

7) È una tipicità italiana

8) Gli altri paesi europei hanno avuto la proroga da 75 anni in su

9) Gli italiani non potranno gestire stabilimento in paesi europei mentre i paesi europei potranno acquistare all’asta le spiagge italiane

Pertanto approvato un documento di cui è prima firmataria l’On. Deborah Bergamini (Forza Italia) che chiede l’eliminazione del ddl.

Dichiarazione-stampa di Fabrizio Licordari Presidente di Assobalneari

“Si è svolto oggi un partecipato convegno a Riccione, nonostante l’impegno di tutti noi per l’ inizio della stagione, dove con chiarezza tutti i partecipanti (compresi anche alcuni aderenti ad Oasi) hanno votato all’unanimità NO a questa vergogna di DDL. Hanno ribadito il totale sostegno alla nostra posizione l’ On. Deborah Bergamini con un appassionato intervento spiegando le azioni di resistenza in Commissione Finanze, il Sen. Massimo Baldini che ha distrutto i principi contenuti nel DDL, il Consigliere Angelo Vaccarezza che in rappresentanza della Regione Liguria ha illustrato i contenuti del provvedimento ligure a tutela dei propri balneari, il Sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni che ha espresso la posizione di tutti i Sindaci contrari ai modi e ai temi del Sindaco di Rimini Gnassi.
Assobalneari è stata invitata per esporre la normativa di Spagna e Portogallo.

Abbiamo lanciato l’ idea di una grande manifestazione al termine della stagione sempre davanti a Montecitorio.  Questa volta mobilitazione generale contro chi ci vuole rubare il nostro lavoro.