Una delle strutture più discusse della recente cronaca riccionese cerca un nuovo proprietario per lasciarsi alle spalle un passato fatto di inchieste giudiziarie, abbandono e occupazioni abusive. L’immobile che ospitava lo storico night “La Perla”, divenuto successivamente noto come “Yellow Factory”, è finito nuovamente sul portale delle aste giudiziarie. Si tratta del terzo tentativo di vendita, una circostanza che ha portato il prezzo di base a scendere sotto la soglia dei 300mila euro.
Il fabbricato, situato al civico 1 di viale Manfroni, è attualmente chiuso e in stato di disuso. Dopo due esperimenti di vendita andati deserti, il tribunale ha fissato una nuova scadenza per la presentazione delle offerte al prossimo 27 gennaio. La base d’asta è stata fissata a 293.760 euro, una cifra notevolmente ridimensionata rispetto alle richieste precedenti. Il primo tentativo, risalente al 22 luglio scorso, partiva da una valutazione di 459mila euro, mentre nella seconda chiamata di ottobre la richiesta era scesa a poco più di 367mila euro. Nessun compratore si era però fatto avanti.
L’avviso di vendita riguarda la piena proprietà dell’intero edificio, una struttura autonoma che si sviluppa su due piani fuori terra. Gli spazi interni portano ancora i segni della precedente destinazione d’uso legata all’intrattenimento notturno: la suddivisione, realizzata con pareti in muratura e cartongesso, comprende una pista da ballo, la zona bar, aree destinate allo spettacolo, salottini privé, oltre ai locali di servizio come camerini per gli artisti, guardaroba e centrale termica.
La storia recente dell’edificio è stata particolarmente travagliata. Prima di finire all’asta, l’immobile era stato oggetto di un provvedimento di sequestro nell’ambito di un’inchiesta antimafia. Successivamente alla chiusura, la struttura è scivolata nel degrado: nell’agosto del 2019 gli interni erano stati danneggiati da un incendio e, nel corso del tempo, i locali erano diventati rifugio di fortuna per senzatetto e bivacchi non autorizzati.
In passato, proprio nel 2019, anche l’amministrazione comunale di Riccione aveva mostrato interesse per l’ex locale notturno, valutando l’ipotesi di stipulare un contratto di locazione con i custodi giudiziari. L’intento dell’ente pubblico, all’epoca, era quello di recuperare lo spazio per metterlo a disposizione del mondo dell’associazionismo locale, un progetto che però non si è concretizzato. Ora l’ultima parola spetta al mercato, che a fine gennaio decreterà se esiste un investitore privato pronto a rilanciare l’area.














