Riccione. Due giovani turisti aggrediti col coltello e derubati mentre camminavano in viale Ceccarini

ARRESTATA DAI CARABINIERI UNA BANDA DI GIOVANI RAPINATORI E UNO STRANIERO VIOLENTO

 

Nottata intensa quella passata dai Carabinieri della Compagnia di Riccione.

In particolare, i Carabinieri del NOR – Sezione Radiomobile, sono intervenuti in questo viale Ceccarini ove, poco prima, due giovani turisti avevano subito una aggressione da parte di 4 soggetti. Un vero e proprio blocco umano che li ha costretti a fermarsi e, sotto la minaccia di un coltello, a subire lo strappo di una collana e del telefono cellulare. Il dispositivo operativo ha permesso ai militare di rintracciare e bloccare i malviventi che, nel frattempo, si erano dati alla fuga. La perquisizione personale ha consentito di rinvenire un passamontagna e un manganello usati per l’azione criminosa. I responsabili sono stati identificati in F.N. e B.B.N, entrambi 19- enni senegalesi, residenti nel riminese e  H.M. ed R.C.  17-enni di Forlì.

I maggiorenni, sottoposti a fermo di P.G., sono stati tradotti presso la casa circondariale di Rimini mentre i minori sono stati arrestati e affidati ai propri genitori, sottoposti alla prescrizione di permanenza domiciliare.

 

 

Durante la notte, inoltre, i militari del NOR – Sezione Operativa, hanno tratto in arresto M.M.  27- enne marocchino, irregolare sul territorio, per il reato di resistenza a P.U. e detenzione di monete falsificate. I carabinieri  si sono portati presso la zona Marano dove l’indagato, con il suo stato di ubriachezza, stava arrecando fastidio ad alcuni avventori di un locale sulla spiaggia. All’arrivo dei militari sul posto, lo stesso, al fine di evitare l’identificazione ha assunto un comportamento minaccioso e violento colpendo gli operanti con calci, procurando ad uno di loro lievi escoriazioni.  Una volta bloccato e perquisito, lo straniero è stato trovato in possesso di una banconota da euro 50,00 palesemente contraffatta e quindi sequestrata. Nella mattinata odierna l’arrestato è stato tradotto innanzi al Giudice per il rito direttissimo