Riccione. In duecento sfilano “riaccendete la musica nei locali”

Cocorico_TOP_0C’E’ CHI FA shopping, chi pattina sulla pista di pattinaggio, chi si concede lo ‘struscio’ in viale Ceccarini e dintorni. E chi sfila. Contro il coprifuoco imposto dall’estate dall’amministrazione comunale di Riccione ai locali del Marano e agli altri pubblici esercizi della città. Così, nella prima domenica di dicembre, ad ‘animare’ la Perla ieri ci hanno pensato soprattutto le centinaia di persone che hanno protestato contro i divieti nei confronti dei locali. Un corteo che ha preso il via proprio dalla zona del Marano «dove tutto è cominciato – ricorda l’artista Michele ‘Enko’ Costa, uno dei promotori di Riaccendiamo Riccione – Perché era giusto farsi sentire cominciando proprio da una delle zone più penalizzate dalle scelte dell’amministrazione». Dal Marano è partita una lunga colonna di auto (una trentina) e di persone, decise a far sentire la propria voce contro il coprifuoco. Almeno duecento, secondo gli organizzatori della manifestazione, i partecipanti al corteo. Che è iniziato intorno alle 17 è durato quasi due ore, attraversando la città fino al Palas. Dalle auto, a tutto volume, rimbombavano le note di «Musica», il brano di Jovanotti, scelto come inno della protesta. Una manifestazione a cui hanno preso parte anche vari esponenti del Pd, e numerosi titolari di bar e locali di Riccione, convinti che il regolamento attuale del Comune (che impone lo spegnimento della musica all’una e mezza al Marano, e a mezzanotte negli altri locali discoteche escluse) sia troppo rigido. «All’inizio Riaccendiamo Riccione era solo un’idea, ma di fatto ieri ha preso forma ed è diventata realtà quando abbiamo iniziato a sfilare dalla zona del Marano, scelta come luogo simbolo perché i locali sulla spiaggia sono stati duramente colpiti nella scorsa stagione dallo stop della musica».
Non si tratta solo di musica: in ballo «ci sono posti di lavoro».

Resto del Carlino