Riccione, emozioni in jazz tra sacro e sperimentazione: da Amaro Freitas in chiesa a Enrico Rava nella Piramide del Cocorico

È un’edizione sorprendente e ricca di contaminazioni quella di “Viva Riccione Jazz”, la rassegna musicale che in questi giorni sta trasformando la città in un crocevia di sonorità internazionali e atmosfere suggestive. Dopo il debutto all’insegna dell’eleganza, la serata di giovedì 24 aprile ha regalato al pubblico un’esperienza unica, grazie all’intensità spirituale del pianoforte di Amaro Freitas.

Nella cornice raccolta della Chiesa Mater Admirabilis, il musicista brasiliano ha intrecciato melodie ancestrali e vibrazioni contemporanee, ispirate alla cultura indigena amazzonica. I brani tratti dal suo album “Y’Y”, che in lingua sateré-mawé significa “acqua” o “fiume”, hanno avvolto l’ascoltatore in un viaggio sonoro denso di emozioni e riflessioni. La chiesa si è fatta tempio laico, luogo di contemplazione e immersione in una natura tradotta in musica: una liturgia dell’ascolto, senza parole ma con grande forza evocativa.

Il festival però non si ferma, e si prepara a cambiare totalmente atmosfera per il gran finale: domenica 27 aprile, l’iconica Piramide del Cocoricò ospiterà Enrico Rava con il suo progetto “Fearless Five”. Un evento attesissimo che promette un altro salto di qualità nel racconto sonoro della rassegna.

Rava, icona assoluta del jazz italiano e internazionale, salirà sul palco accompagnato da un quintetto giovane e brillante, confermando la sua vocazione alla sperimentazione costante, capace però di restare sempre fedele a una poetica musicale lirica e personale. Una serata che si preannuncia potente, vibrante, e decisamente fuori dagli schemi.

I biglietti per il concerto del 27 aprile sono disponibili sia presso l’Ufficio IAT del Palazzo del Turismo (aperto tutti i giorni), sia online sul portale TicketOne.

“Viva Riccione Jazz” chiuderà così il suo ciclo primaverile con un’esplosione di talento e libertà espressiva, confermandosi tra le rassegne più originali del panorama musicale italiano. Dalla sacralità dell’intimo alla vertigine del palco, il jazz a Riccione continua a sorprendere.