ERA AGLI arresti domiciliari per lesioni personali e maltrattamenti, ma quel provvedimento non gli impediva di continuare ad essere il «carnefice» di sua madre. Un 35enne riccionese ha, infatti, continuato a picchiare a sangue la mamma, una cinquantenne. Ma la donna, ormai esasperata da anni di violenze e soprusi, tahnto che in passato aveva dovuto rivolgersi alle cure dei medici, non ha più retto e per fermare la rabbia del figlio, è stata costretta a rivolgersi, ancora una volta, ai carabinieri di Riccione.
Così, tenuto conto dei comportamenti del ragazzo, il giudice ha deciso di aggravare la misura restrittiva e ieri ha disposto il trasferimento in carcere del figlio violento. Per la donna la fine di un incubo.
Resto del Carlino