Riccione. Forza Italia chiude a un’alleanza con la Tosi. Gli azzurri votano: 25 a 1. Palazzi si ribella, Mignani tace

Forza Italia non appoggerà l’ex sindaco Renata Tosi. Così si è espressa l’assemblea di partito riunita lunedì sera all’hotel Corallo: 25 voti contro uno. Restano da definire le eventuali alleanze. Il quadro non è chiaro, anche perché gran parte dei tesserati non intenderebbe fare alleanze con la sinistra. In ballo anche l’ipotesi di un accordo Patto Civico Oltre Riccione, nel caso in cui saltasse quello con il Pd. Intanto si susseguono freneticamente gli incontri. Nonostante la presa di posizione quasi unanime non mancano le voci critiche. Non rilascia alcun commento Giulio Mignani, responsabile provinciale di Forza Italia, che tra i denti dice soltanto: «Non parlo… sono profondamente amareggiato per come vanno le cose». Un silenzio che segue una raffica di interviste dalle quali non è per nulla chiaro dove vada a parare il partito.
Ha il volto scuro anche l’ex capogruppo di Forza Italia, Andrea Dionigi Palazzi, che aveva già preso le distanze da chi, dentro il partito, ha firmato per far cadere la giunta. Suo l’unico voto contrario durente l’assemblea dell’altar sera. «A un patto con Pizzolante non ci sto, io resto con la coalizione di centrodestra capitanata dalla Tosi. Abbiamo fatto cadere un governo per mandare al potere uno di centrosinistra?». In una nota aggiunge: «Ci mancava la ciliegina sulla torta: Pizzolante che porta Gnassi a Riccione (o viceversa). Come se non avessimo già abbastanza problemi. Riccione è ufficialmente in svendita: ci dovremo preparare all’aumento dei centri di accoglienza, alla delinquenza fuori controllo e alla sudditanza riminese?. Non immagino Riccione come colonia povera di Rimini». Nessun commento, invece, da Luciano Tirincanti, che attende che da Bologna, o Roma, qualcuno batti un colpo. Il Resto del Carlino