Riccione. Giovani, lavoro e coesione: la CISL Romagna guarda al futuro, Marinelli riconfermato segretario generale

Oltre 300 delegati, rappresentanti istituzionali, voci del mondo produttivo e sindacale si sono riuniti a Riccione per il congresso della CISL Romagna, che ha lanciato un messaggio chiaro: il futuro del lavoro passa da partecipazione, transizione digitale e coesione territoriale.

Due giornate intense – il 15 e 16 aprile – in cui si è parlato di salario, condizioni di lavoro, welfare, ma soprattutto di giovani e del loro ruolo in un mercato sempre più instabile e frammentato. In questo contesto è arrivata la conferma, con voto unanime, di Francesco Marinelli alla guida della CISL Romagna. Al suo fianco, confermati anche Elena Fiero e Roberto Baroncelli, a rafforzare una leadership che punta su continuità e innovazione.

Il congresso ha riunito attorno allo stesso tavolo figure di primo piano del territorio: il Vescovo di Rimini Nicolò Anselmi, la vicesindaca di Riccione Sandra Villa, i presidenti delle province Enzo Lattuca (Forlì-Cesena), Jamil Sadegholvaad (Rimini) e Luca Cortesi (Ravenna), oltre ai rappresentanti di CGIL, UIL, Confindustria Romagna, Legacoop e Confcooperative.

Tra i temi centrali emersi dal dibattito, l’urgenza di affrontare la transizione digitale senza lasciare indietro i lavoratori, la necessità di rafforzare i contratti collettivi e la sfida della partecipazione attiva dei lavoratori alle scelte delle imprese.

Ma a dominare la scena è stata soprattutto la riflessione sul mondo giovanile: occupazione giovanile stabile, formazione, equità salariale e rappresentanza sono state indicate come priorità assolute. In un contesto segnato da precarietà diffusa, la CISL Romagna rilancia l’obiettivo di un sindacato moderno, capace di accompagnare la transizione economica con uno sguardo sociale e inclusivo.

Il congresso si è chiuso con un appello condiviso: costruire una nuova alleanza tra territori, istituzioni e parti sociali per una Romagna che non lasci indietro nessuno.