Riccione. Il cantiere diventa anti-rapina. Tamburini corre ai ripari dopo il maxi furto di Rolex

Lavori in corso top secret, e soprattutto antirapina. La gioielleria Tamburini vuole andare sul sicuro. Dopo avere visto la propria vetrina anti sfondamento divelta da un auto lanciata in retromarcia, i titolari hanno deciso di non limitarsi a rimedi classici. In appena 40 secondi l’8 novembre scorso si erano volatilizzati circa 300mila euro in preziosissimi Rolex. La gioielleria era diventata in precedenza una boutique ufficiale Rolex e l’attenzione della banda non si era fatta attendere. Giorni duri per i gioiellieri del ‘salotto’.
Sabato scorso Andrea Tentoni è stato massacrato da una coppia di rapinatori che forse pensavano di trovargli nella borsa l’incasso della giornata oltre ad avere notato i preziosi che portata con sé, soprattutto l’anello. Basterebbe scorrere le cronache degli ultimi anni per ritrovare altre aggressioni e rapine a gioiellieri. Così si corre ai ripari, ‘anti rapina’, ovviamente.
I Tamburini nel novembre scorso avevano subito il colpo perfetto, in pieno giorno, durante la pausa pranzo, con un’auto lanciata contro la vetrina, i martelli all’opera per aprire il varco nella vetrina, il suv che attendeva a motore acceso la banda e la fuga con tanto di cambio d’auto alle Fontanelle per far perdere le proprie tracce. Il Resto del Carlino