Riccione. Il PD pronto a firmare il Patto. ”Ma il candidato sarà nostro”. La Direzione apre la porta all’alleanza con Pizzolante e Ubaldi

Il Pd scruta ‘Oltre’, ma fissa i paletti. Il primo: «Il candidato sindaco lo sceglieremo tra le nostre fila». Martedì si è svolta la direzione del partito. Erano presenti una quarantina di iscritti, e per l’occasione hanno partecipato il segretario regionale Paolo Calvano e quello provinciale Magrini. Più di tre ore di discussione e infine il verdetto: «Possono partire i colloqui esplorativi».

Questo il mandato ottenuto dal segretario Marco Parmeggiani.
Parmeggiani come vi comporterete con Patto civico-Oltre?
«E’ un possibile interlocutore con il quale siamo disponibili a confrontarci. Dipende da cosa vogliono fare. Ci dicano se hanno altri accordi. Entro una settimana dovremo avere un quadro chiaro».
Si riferisce a Forza Italia e Tirincanti?
«Non siamo disposti a fare alleanze con chi ha appoggiato la Tosi. Non dimentico il pollice verso del vicesindaco in consiglio comunale».
Porte chiuse a Unione civica?
«A tutti i sostenitori della Tosi e a chi ha fatto parte della maggioranza».
Ci parla degli alleati?
«Proseguiranno i rapporti già in essere con le realtà a sinistra del Pd e con Immagina Riccione».
Non teme che Immagina Riccione sia troppo simile a Io per Riccione vista alle ultime amministrative?
«Sarà molto di più. In questo caso c’è un progetto nato l’estate scorsa con un programma interessante e persone giovani e propositive dal sociale allo sport».
Ne farà parte anche Francesco Cesarini?
«Ce ne saranno anche altri, a quanto ci risulta».
Un modo per sostituire Patto civico?

«No, ma Pizzolante e Ubaldi ci dicano con chi vogliono stare».
Detterete condizioni sul candidato?
«Lo cercheremo al nostro interno. Abbiamo le figure giuste, con la necessaria esperienza amministrativa e politica. Abbiamo visto cos’è accaduto con Renata Tosi, oppure gli scarsi risultati ottenuto dal Montanari (l’assessore al Turismo, ndr) di turno. Non faremo gli stessi errori».
Ma i nomi del sondaggio pare non abbiano dato garanzie.
«Buttare nomi così è poco indicativo. Sceglieremo un candidato con il nostro Dna. Per farci cambiare idea dovrebbero presentarci una figura a cui non si può rinunciare».

Il Resto del Carlino