A una settimana dalla morte di Lamberto Lucaccioni, al Cocoricò si balla.
Questore Improta, quando prenderà una decisione?
«C’è in atto un’istruttoria, come ho richiesto a carabinieri e polizia municipale che mi devono fornire la ricostruzione degli episodi avvenuti negli ultimi due anni nel locale. Dobbiamo valutare se ci sono state omissioni o fatti sottovalutati da parte dei gestori».
Ma non c’è ritardo su questa decisione?
«Assolutamente no, le carte mi sono arrivate sul tavolo sabato sera. E domani (oggi; ndr) si svolgeranno altri interrogatori. Un provvedimento d’urgenza non è un atto tipico di un questore».
Per il Coconuts di Rimini però il provvedimento di chiusura è stato molto più rapido.
«Ricordo che, nell’ordinanza che ho firmato, si fa riferimento alla bellezza di 32 episodi avvenuti negli ultimi tre anni tra spaccio, risse e persone finite in ospedale in gravi condizioni. Qui c’è una valutazione di altro tipo, c’è un’istruttoria in corso e io devo leggere bene le carte che sono state richieste».
Venerdì, giorno dei funerali di Lamberto Lucaccioni, il Cocoricò non ha annullato la festa ‘Diabolika’. Non le è sembrato di cattivo gusto?
«E’ stata una scelta imprenditoriale dei gestori, non della Polizia».
Questore, lei pensa di chiudere il Cocoricò sì o no?
«Prima devo leggere le carte, poi valutare se ci sono state omissioni o leggerezze da parte della gestione e lo farò senza alcun pregiudizio nei confronti del locale. Poi deciderò. Qualora ci sarà la chiusura, sarà ovviamente solo temporanea. In più, fino ad ora è stato accertato dai fatti che il ragazzo aveva acquistato la droga tre giorni prima nel suo paese».
Il patron De Meis, nel giorno delle dimissioni, ha detto di essere solo contro lo sballo. Cosa ne pensa?
«Non so a chi facesse riferimento, non certo a polizia e carabinieri, o alle istituzioni. Magari si riferisce al mondo della notte».
Intanto sul web hanno già raccolto quasi 3mila firme contro la chiusura del Cocoricò. Lo sapeva?
«Sono d’accordo anch’io, a patto che non si verifichino più coma etilici, spaccio o altro. Quando finirà tutto questo, i locali potranno stare aperti anche 24 ore su 24. Lo sballo dovrebbe essere solo musicale».
Il Resto del Carlino