Riccione. Il Sindaco fa riaccendere le luminarie

Capodanno-Riccione-Albero-di-Natale«LA BUSTA con 600 euro, da consegnare al Consorzio viale Ceccarini per le luminarie, era pronta. Non è stata recapitata, perché l’accordo prevedeva che si pulisse la piazzetta, cosa che non è stata fatta. Gli addetti del Consorzio d’area, che hanno spento arbitrariamente le luci, sono passati a raccogliere i soldi una decina di volte, ma quella piazza era sporca, sicché se ne sono andati sempre via a mani vuote». I commercianti di viale Corridoni, dove le luminarie, spente martedì, sono state fatte riaccendere con tanto di scuse dal sindaco Renata Tosi, giustificano così il fatto di non aver consegnato il denaro per installazione, disinstallazione e affitto delle luci natalizie. Lo fanno attraverso il loro portavoce Roberto Romito, che parla anche di un eventuale ricorso ai legali per «danno d’immagine» alle attività, tacciate di fare i «portoghesi». In una nota scritta Romito ribadisce: «Non è assolutamente vero che non eravamo intenzionati a pagare, quindi oltre al danno c’è stata anche la beffa di essere diffamati con una menzogna». Di fatto quei soldi per ora non saranno consegnati al Consorzio: «rimangono congelati – conferma il portavoce –, mentre nella piazza resta una specie di deposito del Christmas Village». Il braccio di ferro tra le parti, che ha fatto perdere la pazienza al Consorzio, insomma, continua. «Lo spegnimento delle luminarie in viale Corridoni per ‘punire’ i commercianti dell’area, perché morosi della loro quota a copertura dei costi di allestimento – fa eco una nota della Tosi – è una decisione arbitraria e contraria allo spirito di collaborazione tra Amministrazione e commercianti». A proposito la prima cittadina incalza: «Ricordo a tutti che l’impegno e la volontà di questa amministrazione sono rivolti a costruire le migliori opportunità, perché l’intera città possa godere di eventi ed iniziative di grande impatto emotivo: riteniamo che gesti di assoluta arbitrarietà, se pur motivati da ragioni plausibili, non siano per nulla accettabili. Ci scusiamo pertanto per il disguido e richiamando tutti al giusto senso di collaborazione».

Resto del Carlino