IL WWF regionale si schiera con il sindaco Tosi, mentre il capogruppo del Partito democratico spara sul sindaco e sull’ex primo cittadino Daniele Imola. Il Wwf si dice favorevole «alla variante del Trc per evitare la costruzione di muri in cemento. I duecento pini abbattuti a Riccione sono una delle ferite più evidenti che questa infrastruttura lascia sul tessuto urbano». C’è poi Ubaldi che attacca il duo Imola-Tosi. «Anche in campagna elettorale ho detto a chiare lettere che il progetto del Trc era obsoleto e soprattutto la gestione politica di questa partita nell’interasse Rimini-Riccione fosse stata completamente deficitaria e irrazionale. Ecco perché il Trc 2.0 non era né un miracolo e tanto meno uno stravolgimento totale dell’opera, ma sicuramente la proposta più seria e concreta del momento. Leggere le parole di Daniele Imola non può lasciarmi indifferente. Lui ha avallato questo Trc siglando l’accordo di programma del 2008 in completa autonomia, senza passare per il consiglio comunale e senza coinvolgere il gruppo consiliare. Attribuire la colpa ad altri è un gesto di totale irresponsabilità, anche perché lo stesso Imola non informò neppure Massimo Pironi per quanto riguarda gli accordi economici presi alla fine della sua legislatura, facendo in modo che lo stesso Pironi si ritrovò un’intimazione da parte di Agenzia Mobilità di 2 milioni di euro». Ce n’è anche per la Tosi. «La sua credibilità è crollata. Come ha detto Pierani è solo alla ricerca disperata di un cappello da mettere. Oggi il sindaco reclama le varianti con un muro già praticamente fatto, e dopo aver fatto ostruzionismo su quelle presentate da noi nella scorsa legislatura e aggiornate nel settembre del 2014 con la proposta di delibera in consiglio comunale. La bocciatura di quelle varianti porta oggi un conto pesantissimo sui cittadini sia dal punto di vista economico che strutturale».
Resto del Carlino