Riccione. Incastrato dalla sigaretta. Ladro condannato a 18 mesi

sigarettaL’HA INCASTRATO quella sigaretta di troppo, fumata sul luogo del ‘delitto’. E per quel mozzicone, ritrovato in quel magazzino di alimentari svaligiato nel 2014, ieri mattina G.B, un romeno di 32 anni (difeso dall’avvocato Enrico Cipriani del foro di Pesaro), è stato condannato, in rito abbreviato condizionato, davanti al gup Fiorella Casadei, a un anno e sei mesi di reclusione per furto aggravato in concorso. Il pubblico ministero aveva chiesto per lui due anni ed otto mesi.
TUTTO aveva avuto inizio nel marzo del 2014 quando una grossa azienda alimentare di Riccione era stata visitata dai ladri. I malviventi, in quell’occasione, dopo aver fatto un foro nella recinzione del magazzino, si erano impossessati di una cassaforte contenente un migliaio di euro, ma soprattutto titoli, fra cambiali ed assegni per un valore di 175mila euro, quest’ultimi poi ritrovati nelle ore successive.
Poi i malviventi si erano dileguati nella notte, lasciando oggetti per lo scasso e soprattutto due mozziconi di sigarette. Quando il furto era stato scoperto, erano immediatamente intervenuti i carabinieri di Riccione per i rilievi e quelle cicche di sigarette non erano rimaste inosservate.
I MILITARI dell’Arma le avevano raccolte da terra e, con tutta la cura del caso, le avevano refertate, sperando che potessero fornire qualche elemento utile per risalire agli autori del colpo. Così li avevano inviati ai Ris di Parma sperando di trovare, nella banca dati, un codice dna che corrispondesse a quello trovato sui resti delle sigarette.
MA in un primo momento la risposta era stata negativa. Il ladro fumatore risultava sconosciuto alle forze dell’ordine. Ma dopo qualche mese, un romeno di 32 anni, appunto G.B., è stato arrestato per un reato simile.
COSÌ l’immissione nella banca dati di quel nuovo nominativo è risultata decisiva: secondo le analisi, il dna, trovato sui mozziconi, corrispondeva a quello del cittadino romeno. E ieri mattina è arrivata per lui la condanna a diciotto mesi di reclusione. Attualmente il 32enne si trova in carcere ad Ancona per un altro reato.

Resto del Carlino