
Ieri mattina l’ultima udienza prima della sentenza prevista per il 16 dicembre. I FATTI sono dell’estate 2013 quando il trans brasiliano di una cinquantina d’anni resta senza casa. Allora la giovane moglie del calabrese, sua amica e connazionale gli offre ospitalità fino a che non trova una sistemazione: dormirà sul divano.
Ma le settimane passano e il trans non trova casa. A seguito di un incidente in cui si è fatta male la madre, la giovane brasiliana prende l’aereo e si precipita ad accudirla nel suo Paese. E sarebbe in quel momento che, secondo la denuncia del trans il marito avrebbe preso ad avvicinarlo proponendogli di fare sesso. Di più, in un paio di occasioni gli si sarebbe presanto di notte davanti al divano tutto nudo per convincerlo ad andare nel suo letto per una notte bollente.
Dopo un po’ di tempo il brasiliano era andato a denunciare questa violenza sessuale da cui è scaturito il procedimento in corso. L’avvocato del muratore, Valentina Baroni, però ha accertato ascoltando anche un testimone, che tra la moglie e il trans c’era stato un pesante litigio quando la giovane donna era tornata dal Brasile .
E ieri il trans ha raccontanto delle avances ammettendo tuttavia che il muratore non era mai passato alle vie di fatto. Opposta la versione del calabrese. Era stato il trans infatti che gli era entrato più volte in camera proponendogli di fare sesso. Naturalmente lo aveva mandato via assicurandogli che non gli interessava perchè continuava a preferire le donne.
Il Resto del Carlino