Riccione. «La Tosi vuole ‘affogare’ il Trc»

tosi«IL ‘Trc.Tosi’ finirebbe per affondare nei sottopassi allagati ogni volta che piove». Il primo fendente arriva dall’ex sindaco Daniale Imola. Ma il Pd per contestare la nuova battaglia del sindaco, è uno e trino. Oltre a Imola intervengono il segretario Marco Parmeggiai e il capogruppo Fabio Ubaldi. «Dalla tanto sbandierata perizia dell’ingegnere Del Greco mi aspettavo  qualcosa di più originale – riprende Imola -. Parlare di modifiche dalla zona Ambio quando il cantiere ha già superato via La Spezia è veramente anacronistico». Per Parmeggiani: «Per non prendere in considerazione la discesa in strada del Trc secondo il sindaco, sarebbe sufficiente rivedere la storia della nostra realtà viaria, per ricordare il perché si siano tolti negli anni i passaggi a livello, che bloccavano letteralmente il transito monte-mare. Oggi la Tosi vorrebbe tornare all’antico ripristinando gli stessi attraversamenti stradali a raso, di mezzi che transiteranno ogni 7 minuti negli incroci ‘intelligenti’, senza rendersi conto di come questo modo folle di intendere viabilità e trasporto urbano bloccherà il traffico cittadino». Per il segretario e per Ubaldi, la presunta novità del sindaco, «è già stata cassata negli anni perché impraticabile». «Questa soluzione l’abbiamo vagliata già tre anni fa – prosegue Ubaldi -. Oggi viene riciclata dal sindaco alla ricerca di un ‘no’ ormai vecchio. Il fatto appare solo una ‘appropriazione indebita’ delle modifiche». Per Ubaldi e Imola, la «perdita di tempo portata dalla battaglia del sindaco, ha fatto perdere il treno per molte modifiche, ma quella ancora possibile è nella che va dal porto alla stazione». Ad Ubaldi replica Noi Riccionesi. «Qualcuno dica a Fabio Ubaldi che né il comitato di coordinamento né il Tar né tanto meno il Mit hanno mai bocciato le varianti proposte dal Comune di Riccione. Per il semplice fatto che al Comune di Riccione non è mai stata data la possibilità di presentarle. Il comitato di coordinamento, non ha mai voluto affrontare la questione delle modifiche al tracciato».

Resto del Carlino