Un edificio simbolo di illegalità e degrado sta per trasformarsi in un polo di inclusione e partecipazione cittadina. Il Comune di Riccione ha ufficializzato la sua adesione all’iniziativa “Community Hotel: da bene confiscato a bene comune”, promossa da Libera Emilia-Romagna, con l’obiettivo di ridare vita all’ex Hotel Smart, situato in via Nazario Sauro, sottratto alla criminalità organizzata.
L’idea centrale del progetto è quella di convertire questa struttura abbandonata in uno spazio aperto alla collettività, capace di ospitare servizi, attività culturali e sociali, promuovendo il senso di comunità e il rispetto della legalità. La realizzazione di questa trasformazione coinvolgerà direttamente i cittadini e le realtà locali tramite incontri, workshop, gruppi di lavoro e momenti di confronto.
Il Comune si è impegnato formalmente a sostenere il percorso partecipativo, che si svolgerà tra il 20 settembre 2025 e il 30 aprile 2026, durante il quale saranno raccolte idee e proposte da giovani, scuole, associazioni, cooperative e imprese del territorio, con l’obiettivo di stilare un piano condiviso per il futuro utilizzo dell’immobile. Inoltre, sono previste iniziative formative rivolte soprattutto agli studenti delle scuole superiori per approfondire i temi dell’antimafia e della valorizzazione dei beni confiscati.
«La nostra partecipazione a questo progetto è una scelta strategica – sottolinea Alessandro Nicolardi, assessore al Patrimonio –. Vogliamo trasformare un luogo che rappresentava paura e illegalità in un laboratorio di innovazione sociale e rigenerazione urbana. L’ex Hotel Smart diventerà uno spazio vivo, dove la comunità potrà costruire insieme nuove opportunità di inclusione, cultura e lavoro. Questo progetto si inserisce pienamente nella nostra programmazione 2025-2027, che punta su legalità, partecipazione e sostenibilità per un futuro migliore di Riccione.»
L’iniziativa non comporta costi per il Comune, essendo interamente finanziata dall’associazione Libera Emilia-Romagna, che ha ottenuto un contributo regionale di 15.000 euro. Tra i partner coinvolti figura anche “Cooperare con Libera Terra”, agenzia specializzata nello sviluppo di progetti su beni confiscati alla criminalità.
Con questo percorso, Riccione intende valorizzare un patrimonio importante sottratto alla malavita, restituendolo ai cittadini e costruendo un modello di partecipazione che mette al centro il protagonismo sociale e la condivisione di uno spazio comune, elemento chiave per un territorio più giusto e coeso.