Riccione: “milioni dirottati per ripianare i buchi”

tosi«SIAMO di fronte a un aumento indebito dei costi del Trc che noi segnaliamo a ministero e Cipe, i principali azionisti». Lo sostiene il sindaco di Riccione al termine del Comitato di coordinamento del Trc. Renata Tosi ha nel mirino il nuovo protocollo d’intesa sul metrò tra Regione, Provincia, Comune di Rimini e Agenzia Mobilità. «Oltre ad escludere Riccione – insiste – si convogliano parte delle risorse previste per le future tratte nei 10 chilometri tra Rimini e Riccione». Si tratta di 3,1 milioni di euro dirottati dalla Regione, cui i due Comuni interessati dovrebbe aggiungere 1,3 milioni. Il coordinamento ha approvato la fornitura dei nuovi veicoli (serviranno 10,4 milioni che devono ancora arrivare da Roma) e il finanziamento di opere «complementari e di mitigazione». «Si tratta delle risorse che dall’inizio devono conferire i Comuni interessati – afferma Ermete Dalprato di AM – per completare le stazioni e dotarle di vari servizi. Non c’è aumento dei costi, che restano sui 92 milioni di euro, perché le stazioni erano scorporate dall’inizio». Tesi opposta quella della Tosi, che ha consegnato al Comitato una proposta di variante del percorso nel territorio di Riccione. Stesse caratteristiche di quelle presentate nel luglio 2014 al Comitato, ma all’epoca ‘non ricevute’. L’attuale proposta ha una relazione firmata dal tecnico Henry Del Greco. Gnassi ha «assunto» la documentazione. Di lì ad accogliere le proposte riccionesi, però ce ne passa. La Tosi chiede «un’alternativa alla devastazione, al muro di 5 metri che vogliono costruire nel cuore della città». La proposta prevede che il Trc nell’ultimo tratto almeno non corra su corsia protetta (quella in costruzione) ad altezza ‘Everest’ «ma resti a livello della strada in una semplice corsia preferenziale, con gli altri mezzi. Quanto alla mitigazione – chiosa Tosi – per noi significa solo abbattere il muro».

Resto del Carlino