In tasca lo sconto sulla retta del nido, ma in banca il conto corrente di tutto rispetto. Oppure l’assegno ricevuto dal Comune per pagare la bolletta del gas, mentre in casa c’è chi prende lo stipendio, ma non risulta nella domanda presentata in municipio. Casi con i quali gli uffici del Comune si sono già scontrati. Ed è per questo che ieri il sindaco Renata Tosi e il comandante provinciale della Guardia di finanza, il colonnello Mario Venceslai, hanno firmato un protocollo che vedrà i dipendenti pubblici segnalare puntualmente alle Fiamme gialle quei casi dubbi sui quali è bene indagare. Le multe saranno salate. Se il contributo ricevuto dal Comune è inferiore ai 4mila euro, la multa andrà da un minimo di 5.164 euro a un massimo di 25.822, a seconda della gravità delle bugie dette e scritte sui moduli presentati negli uffici. Se l’ammontare della somma erogata dal Comune supererà i 4mila euro, non solo andranno riconsegnati i contributi incassati, ma si rischia la reclusione da 6 mesi a tre anni. (…) Il Resto del Carlino
