ORMAI è una guerra continua al Trc. Una battaglia approdata ieri sui tg di Mediaset, e che prosegue sulla strada. Con i residenti di viale Portovenere che tornano ad attaccare Agenzia Mobilità: «I lavori qui dovevano durare un mese. Invece, dopo sei mesi, questa strada è ancora dissestata. Siamo prigionieri del cantiere, non riusciamo a entrare con le auto nei garage e neppure in strada. Una situazione paradossale che crea grandi disagi, anche per i mezzi di soccorso, che più volte sono rimasti bloccati». Sulle furie Massimo Angelini, il coordinatore del comitato ‘No a questo Trc’: «Ci dicono che devono rifare le fogne. Ma Am non sapeva di dover fare questo intervento già prima di costruire questo muro, per di più crollato per cui l’hanno dovuto rifare? I giorni scorsi ci avevano promesso che i lavori alle tubature sarebbero cominciati il primo ottobre, ma qui non si è visto nessuno. Ormai quando Am entra in una strada per iniziare il cantiere, si sa quando arriva ma non quando esce. In viale dei Mille il cantiere doveva essere chiuso il 31 dicembre, ma è andato avanti fino a maggio. Qui, da aprile siamo arrivati a ottobre. Il problema è che Am è indietro con il cronoprogranmma dei lavori». Angelini ricorda che «c’era un accordo che prevedeva la conclusione del rifacimento di tutti i sottoservizi nel 2009. Ma aprire i cantieri in quel periodo sarebbe stato controproducente: era l’anno delle elezioni comunali. Così si è perso tempo».
«I RITARDI si accumulano ai ritardi – lamenta uno dei residenti, Rino Villa – Qui purtroppo i programmi cambiano di giorno in giorno». «Più di una volta è stato necessario chiamare l’ambulanza, che qui però non può entrare per cui i soccorritori devono venire a piedi, portando la barella e si perde tempo – gli fa eco Antonella Casanova – Non potendo arrivare ai garage subiamo tantissimi disagi, dobbiamo parcheggiare lontano e quando andiamo a fare la spesa, siamo costretti a portare il carrello del supermercato sotto casa. Con l’arrivo delle piogge e dell’inverno sarà sempre più dura. Una situazione insostenibile». «Siamo avviliti. L’altra notte per un problema di salute sono stato costretto a correre in ospedale e ho dovuto prendere lo scooter – racconta Giancarlo Schiavon – In questi giorni uso anche la bicicletta, ma con la pioggia è impossibile. Fino a quando dovremo vivere in queste condizioni?». «Se scoppia un incendio, com’è successo in viale dei Mille durante l’apertura del cantiere – reclama un’altra residente – qui facciamo la fine dei topi. Se c’è un’emergenza si rischia il morto. Tutto questo solo per un semplice bus che corre su ruota. Il ministro dei Trasporti Delrio venga a vedere cosa succede e come si buttano i soldi a Riccione!».
Resto del Carlino