I carabinieri della Compagnia di Riccione hanno eseguito dieci nuove misure cautelari nei confronti di otto cittadini albanesi e due italiani, disposte dal giudice per le indagini preliminari di Rimini. Queste azioni fanno parte di una vasta operazione volta a smantellare una rete criminale dedita a furti in appartamento. Nella recente tornata di arresti, quattro individui sono stati condotti in carcere, mentre una persona è stata posta agli arresti domiciliari. Gli altri destinatari dei provvedimenti hanno ricevuto misure come l’obbligo di dimora, l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e un divieto di soggiorno in Emilia-Romagna.
Questa operazione segue un’ampia indagine condotta dai carabinieri che, lo scorso 5 febbraio, aveva portato a 30 arresti in flagranza di reato e all’emissione di 29 misure cautelari già eseguite. L’inchiesta, diretta dal sostituto procuratore Davide Ercolani, ha rivelato l’esistenza di un’organizzazione criminale ben strutturata, con collegamenti sia in Italia che in Albania. Gli appartenenti a questo gruppo erano coinvolti non solo in furti, ma anche nel traffico di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, reinvestendo i proventi illeciti in questo mercato.
Le recenti misure sono state attuate in seguito alla nuova riforma Nordio, che introduce l’obbligo di un interrogatorio preventivo da parte del Giudice prima di adottare restrizioni alla libertà degli indagati.