Abitare a poche centinaia di metri da scuola ma venire esclusi perché in aula siedono ragazzini di altri comuni. Per oltre una trentina di famiglie è stato un paradosso che ha fatto saltare i nervi di mamme e papà. Mattinata tesa quella di ieri alle medie Geo Cenci (il nuovo plesso realizzato alla vecchia fornace), al momento della pubblicazione delle liste dei ragazzi iscritti al primo anno della scuola media. «E’ assurdo – dice una mamma – mio figlio è riccionese, noi viviamo e lavoriamo a Riccione, ma nella scuola per noi non c’è posto. Al contrario hanno già il posto assicurato tanti bambini che provengono da Rivazzurra e Miramare di Rimini fino alla Valconca».
Alla Geo Cenci andranno i bambini che hanno frequentato la scuola elementare Annika Brandi e quella di viale Mantova, entrambe comprese nell’Istituto comprensivo numero 1. A stabilire la priorità per gli alunni di queste elementari è stato il consiglio di istituto. Lo stradario, ovvero il criterio che premia chi è più vicino alla scuola, viene messo in secondo piano. Per i ragazzi messi alla porta, nonostante la vicinanza alla scuola, è stato un fulmine a ciel sereno. La mattinata in segreteria si è fatta tesa, con i genitori per nulla disposti a mollare, e soprattutto senza un’alternativa. Alcuni, infatti, non aveva dato altre opzioni tra le scuole desiderate. «Praticamente ci siamo trovati senza alternative e ultimi a poter scegliere. Saremmo andati dove avrebbero trovato un posto libero».
A sbrogliare la matassa ci ha pensato l’altro circolo didattico, quello delle Fontanelle. Qui, il dirigente Nicola Tontini è riuscito già ieri ad attivare una nuova sezione nelle medie Arancioni. Nel frattempo alla Geo Cenci venivano ricavati 8 posti nelle medie di viale Mantova. Ma non è detto che tutti i genitori accettino. «La priorità di accesso a chi frequenta le elementari nello stesso circolo – spiega Liliana Gagliano, dirigente dell’Istituto comprensivo numero 1 – è stata stabilita dal Consiglio d’istituto da un paio di anni. E’ una decisione che ho trovato al mio arrivo. Il fatto che quest’anno ci sia stato un boom di iscrizioni ha originato la situazione. Comprendo che alcuni genitori si lamentino, abitando nei pressi della scuola. Se avessimo scartato chi viene da fuori ma per cinque anni ha frequentato qui le elementari, sarebbero nate altrettante polemiche». Il Resto del Carlino