Riccione. «Profanata dai vandali la tomba di mio figlio»

Bambini-non-nati_sepoltura_abortoLADRI e vandali a Riccione non hanno rispetto neppure per le tombe dei bimbi e dei ragazzi. Negli ultimi mesi, nel nuovo cimitero, hanno preso di mira più volte quella del piccolo Giacomo Morri, scomparso il 25 agosto 2009, a due anni e otto mesi, per un tumore cerebrale. Si tratta di atti spregevoli e vili, che sono andati dritti al cuore dei genitori, colpiti nei loro affetti più cari. D’altra parte quegli oggetti non hanno alcun valore, se non quello sentimentale. Non se la può prendere la mamma Cristina Scalbi che in questi giorni per l’ennesima volta dal salice che abbraccia la tomba del figlioletto ha visto sparire anche gli ultimi campanellini che aveva appeso di recente. «Non se ne può più – sbotta – La scorsa estate ci hanno rubato dei sonaglini a forma di delfino, stessa fine per quelli a cilindretto e per gli altri con piccole eliche, spariti tra il 2 e il 3 novembre. Ma non è finita, in questi giorni, infatti hanno portato via anche gli ultimi sonaglini con due meravigliosi angeli». Quel che resta sono due paia di ali, che mamma Cristina mostra con tanto amarezza. Tanto più, che il giorno dopo dalla tomba è stato rubato anche uno sgabellino bianco, usato per riporre i fiori. «Ad accorgersene – racconta sconvolta la Scalbi – è stata mia suocera, che ha subito avvisato il custode. E’ stato lui, a forza di cercare, a trovarlo a pochi passi dentro un cassonetto tra i rifiuti». Amaro lo sfogo di mamma Cristina: «Ci hanno ferito nell’intimo. Non è possibile andare avanti così, serve un freno. Di tanto in tanto qualcosa spariva, anche ai miei nonni avevano rubato le rose stabilizzate, ma non si era mai verificato un caso dietro l’altro come ora. Queste persone non hanno rispetto neanche per i bambini, credenti e non credenti che siano, devono capire che questo è un luogo sacro. Finora ho cercato di non dar troppo peso a questi furti, ma ora basta, siamo al limite della profanazione».
IN RETE indirizza quindi un messaggio ai ladri: «Quando passate davanti alle tombe di questi angeli dovreste solo inginocchiarvi per quello che hanno passato in vita prima di lasciarci, dovreste rispettare il nostro immenso dolore e la preziosità di quel luogo per chi è rimasto». Non c’è tomba che non sia stata presa di mira da ladri. Lo conferma anche Roberta Cecchini, mamma di Jenny che riposa a pochi passi dal piccolo Giacomo. «In passato – racconta – anche a noi hanno rubato una pianta con un vaso molto grande, una fatina e due gufetti. Era scomparso anche il cd di Jenny, ma quel giorno mi sono lamentata talmente tanto, a voce alta, finché ce l’hanno riportato. Abbiamo a disposizione solo un metro e mezzo di terra e quei pensieri sono l’unica cosa che possiamo portare. Per noi hanno un prezzo inestimabile, non devono toccarle. Ma qui portano via anche fiori recisi, scope e palette. Dalla tomba di un altro ragazzo i ladri hanno rubato due seggioline, da quello di una ragazzina un pendaglio e da quella di un bimbo altri sonaglini. Non resta che attendere l’arrivo delle telecamere, preannunciato dal presidente della Geat Bruno Bianchini che venti giorni fa ha dato il via libera al bando.

Resto del Carlino