Dietro la promessa di investimenti redditizi nel mercato dell’arte si nascondeva, secondo l’accusa, un meccanismo ben congegnato per raggirare i clienti. È quanto contesta la magistratura di Rimini a un avvocato cinquantenne di Riccione, attualmente indagato per truffa.
Le indagini ricostruiscono uno schema che si sarebbe sviluppato tra febbraio 2023 e gennaio 2024: l’uomo, presentandosi come esperto in diritto d’autore e consulente in campo artistico, avrebbe convinto alcune persone a versare ingenti somme di denaro per acquistare opere di celebri artisti, da rivendere poi con il supporto di un presunto gallerista, con la promessa di ricavi significativi.
Una volta ricevuti i fondi, però, le opere non sarebbero mai state acquistate, né tantomeno rivendute. Nessun rimborso, nessuna restituzione dell’investimento. Anzi, in più di un caso l’indagato avrebbe cercato di giustificarsi parlando di presunti problemi con la banca, ma il denaro – circa 67mila euro in tutto – sarebbe rimasto sui suoi conti. In un singolo episodio, una sola vittima avrebbe versato 25mila euro per l’acquisto di quattro opere d’arte che non si sono mai concretizzate.
Il caso approderà nei prossimi mesi in aula, con l’uomo atteso davanti al giudice del Tribunale di Rimini per rispondere delle accuse. La vicenda getta nuova luce sui rischi legati agli investimenti non regolamentati e sulle possibili derive di chi, forti di un titolo professionale e di un’apparente autorevolezza, approfittano della fiducia altrui.