Dopo la cruenta rapina di lunedì pomeriggio nella Gioielleria Baldacci. Tre uomini dal volto semicoperto da cappellini e sciarpe sono entrati intorno alle 16,30 e hanno preso a pugni la proprietaria del negozio. Ripuliti gli espositori sono fuggiti con il bottino.
Ieri mattina la gioielleria era chiusa. I vicini raccontano che la titolare, Gigliola Baldacci, è andata in ospedale per alcuni controlli. Intanto in viale Dante si vive nella paura. L’ansia di essere aggrediti all’improvviso tormenta soprattutto gli operatori economici. Adesso c’è chi si chiude a chiave in negozio oppure abbassa le serrande prima che la strada diventi un deserto. Tutti chiedono la presenza costante delle divise e in tanti premono sull’attivazione di una rete di telecamere. «Non è un bel periodo, siamo preoccupati _ lamenta il farmacista Stefano Giovanetti, presidente dell’Associazione Alba _. Credo che l’unica cosa possibile sia quella di avere un collegamento con più telecamere. Possono essere un deterrente soprattutto nei luoghi in cui c’è una maggiore concentrazione di attività e di turisti. L’essere collegati alle forze ordine può dare buoni risultati. Diversi passanti fanno foto ai negozi, ma è difficile capire se vogliono fotografare quello che c’è in vetrina o altro. Di certo le forze dell’ordine più passano e meglio è, la loro presenza dovrebbe essere costante».
«Purtroppo gira tanta strana gente e nessuno controlla. Bisogna darsi una mossa – incalza Teresa Ricci della Tabaccheria Ugolini _. Non è possibile che chi è qui da una vita come me, debba lavorare nel terrore. Purtroppo non siamo tutelati neppure dalla legge, e vale anche per le forze dell’ordine. Io la sera chiudo in anticipo, non sto qui ad aspettare i balordi».
«L’allarme negli ultimi giorni è partito da viale Gramsci – riprende Pasquale Lonero, presidente del comitato – ma è chiaro che in questo momento molti negozi sono chiusi, per cui i pochi aperti restano isolati e diventano più appetibili per i ladri. Basterebbe avere il continuo passaggio delle forze dell’ordine. Ho sempre paura di lasciare mia moglie da sola in negozio, perché temo accada qualcosa. Al di là dei professionisti, ci sono gruppi di malviventi improvvisati che si organizzano, puntano un negozio e lo ripuliscono». «Sono impaurita, soprattutto dopo la rapina alla gioielleria. L’altra notte non riuscivo neppure a dormire _ si sfoga Rita Bugli di Foto Kino – Qui in zona i negozi sono quasi tutti chiusi, così alle 19,30 quando sono sola, chiudo tutto. Quando si fa notte c’è paura e tensione. In giro c’è troppa gente strana, si vive con il timore che si presenti qualcuno con arma o un taglierino. I nostri clienti si lamentano per gli scippi subiti, come stare tranquilli?». Il Resto del Carlino
