TROPPI furti nei cimiteri di Riccione, così Geat corre ai ripari, installando telecamere in grado di incastrare i ladri. Due giorni fa il presidente Bruno Bianchini ha dato il via libera al bando per l’acquisto del sistema di videosorveglianza. «Aspettiamo la proposta tecnico-economica – sostiene – poi valuteremo il progetto più interessante e consono alle nostre necessità». Le telecamere – aggiunge Bianchini – «serviranno come deterrente per i furti, ma anche a evitare che nei cimiteri si nasconda qualche balordo. Garantirà insomma maggior sicurezza. Contiamo di avere il nuovo sistema di vigilanza già dal 2016».
IL PROBLEMA va avanti da decenni, tra la rabbia di tanti riccionesi che più volte hanno denunciato la sparizione non solo di fiori, ma anche di vasi, angioletti, statuine sacre e perfino centrini. C’è addirittura chi si è accorto che dalla tomba dei propri cari erano stati portati via i vasi in rame incastonati nel marmo e i lumini. Non c’è niente che si salvi. Anni fa erano sparite anche alcune vecchie scope. Un tormentone che, al di la del valore degli oggetti trafugati, fa indignare le persone che si sentono toccate nel più intimo dei loro affetti.
«DA QUANDO è scomparso nostro figlio abbiamo subito diversi furti _ lamenta Piero Agostini _. Tempo fa ci hanno rubato anche un vasone in ceramica, dal diametro di mezzo metro, con dentro la pianta. Ero talmente indignato che ho deciso di scrivere un cartello con un duro messaggio diretto ai ladri. Spero l’abbiano letto. Ho fatto presente quanto accadeva anche al personale del nuovo cimitero, ma il via vai della gente è tale, che è impossibile seguire tutti». Proprio accanto alla tomba del figlio ce n’è un’altra, dove l’anno scorso qualcuno ha fatto razzia di ogni cosa. Sul nudo marmo sono rimaste solo due foglie di plastica. Un altro signore racconta dei centrini fatti a mano con l’uncinetto da sua moglie, spariti anche quelli.
ANCORA più gravi sono i grandi furti che si sono susseguiti dal 2009 in poi sia nel nuovo camposanto, dove l’anno scorso in agosto erano sparite le cupole in rame – si parla di tre tonnellate per il valore di oltre 13mila euro – sia nel vecchio cimitero, dove in due raid (nel 2009 e nel 2011) é stata fatta man bassa di tutte le grondaie, poi sostituite con quelle in plastica. Nel primo caso erano stati rubati anche vasi di fiori e lumini votivi in rame.
Resto del Carlino
