«SE IL COMUNE non ci dirà entro Natale cosa si potrà fare sulla spiaggia del Marano, torno a fare il bagnino e addio locale».
Claudio Tamburini, titolare del Mojito, il locale sulla spiaggia, lancia il suo personale ultimatum. «La stagione scorsa non è andata bene – riprende –. Della rivoluzione del prodotto annunciata dall’amministrazione non si è visto nulla. Così non può andare avanti. Alcuni pensano che noi apriamo e facciamo super incassi ad ogni serata, ma non è così».
Cosa deve fare l’amministrazione?
«Deve essere chiara nel dire quali opportunità si possono cogliere per cambiare il prodotto».
Si riferisce all’area sportiva di cui parlava la giunta?
«Anche. Ci devono essere opportunità concrete che non si sono realizzate nell’estate scorsa».
Ma i locali hanno cambiato prodotto?
«Io ci ho provato fino a quando ne ho avuto le forze, ma non c’erano le possibilità. E’ evidente che gli operatori devono metterci del proprio. E io sono disposto a investire, ma su occasioni chiare». Quanto ha inciso lo stop della musica all’una e mezza?
«Molto. I ragazzi hanno l’abitudine di cominciare la serata molto tardi e su questo non puoi fare nulla. Nel mio locale arrivavano a mezzanotte e mezza e quando un’ora dopo gli spegnevi la musica, ti chiedevano se era uno scherzo e dicevano che non sarebbero più tornati. E accadeva esattamente questo: non tornavano più. La prossima estate sarà ancora peggio perché sanno già a cosa andrebbero incontro».
Vanno rivisti i limiti di orario della musica?
«Va fatta chiarezza. Si vuole realmente cambiare il prodotto? Bene, io ci sto e sono pronto a investire se ci sono reali opportunità. La giunta deve essere chiara fin dal Natale. Le risposte devono arrivare entro la fine dell’anno altrimenti non sono disponibile ad aprire l’anno prossimo in queste condizioni. Vorrà dire che dirò addio al locale e tornerò a fare il bagnino in uno stabilimento con un semplice chiosco bar. Mi spiace per i 25 dipendenti del locale che perderebbero il posto» conclude il titolare del Mojito.
Resto del Carlino