Corse clandestine, insulti sui social ai carabinieri e alta tensione. Una soporifera domenica sulle strade deserte della zona artigianale attorno a viale Piemonte, si è incendiata quando una Vespa che sfrecciava rombando come una moto da circuito si è scontrata con una gazzella dei carabinieri. L’auto dei militari si stava avvicinando lentamente al gruppone di ragazzi con i lampeggianti accesi. Nessuno si è fatto male, tranne la Vespa rimasta a terra, ma lo scontro si è trasformato in una miccia. Attorno ai carabinieri si è formato un capannello e si sono alzati i toni.
Era da mesi che non venivano segnalate gare tra questi viali deserti. Calma piatta fino a quando i ragazzi, nei giorni scorsi, hanno lanciato una ‘chiamata’ sui social. Hanno risposto in tanti. A tratti, domenica, si sono è visto un centinaio di presenti. Ma ad essersi accorti della ‘chiamata’ sui social sono stati anche vigili e carabinieri.
Tra le strade della zona artigianale i ragazzi guardavano gli scooter, si scambiavano consigli sui pezzi modificati, sulle marmitte, sulla carburazione. Dopo le prime impennate e accelerazioni, riprese dall’immancabile telecamera che diversi tra loro si erano ‘incollati’ sul casco, ecco il primo passaggio dell’auto bianco blu dei vigili. Ma il gruppone questa volta non ha fatto retromarcia. Così sono arrivati i rinforzi e infine a supporto è giunta la gazzella dei carabinieri. Si è avvicinata lentamente al gruppone, ma anche questa volta i ragazzi non se la sono data a gambe. Sono rimasti al proprio posto filmando lo scontro tra la gazzella e la Vespa lanciata.
Il clima si è incendiato. Le cinque auto tra carabinieri e vigili giunte sul posto non sono riuscite a calmare le acque. E il giorno dopo la resa dei conti si è spostata su Facebook. Le telecamere che i ragazzi avevano sul casco sono diventate armi da social.L’incidente è stato ripreso da più parti come il gruppo di ragazzi che ha circondato i carabinieri e il ragazzino volato a terra. Tensione palpabile riversata in Rete pronta ad essere commentata. Tra i ragazzini abbondano gli insulti per gli ‘sbirri’ e il ragazzo in Vespa diventa un ‘poverino’. C’è chi ha scritto: «L’hanno fatto apposta», «Fast and Furious Italia». Con il passare delle ore, però è cambiato il tenore dei commenti riabilitando i carabinieri e condannando i ‘piloti’ della domenica. Nell’arena del social ci sono finiti anche i genitori. Alcuni non hanno resistito, attaccando i carabinieri: «Non dovevano comportarsi così». Altri si sono fregiati del fatto che tutta la scena è stata ripresa dal figlio. I ragazzi non sono stati gli unici a filmare. Anche carabinieri e vigili si sono dati da fare e nei prossimi giorni potrebbero scattare provvedimenti. Sfrecciare con motorini truccati e targa coperta su strade pubbliche non è scritto sul codice della strada. Il Resto del Carlino
